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Foundation 20 Maggio
2007
Again & Again
------- Capitolo 2
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di Flavio Socci
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Dopo
una mattinata fresca il clima dell’isola Tiberina è un filo troppo
caldo, ma l’accoglienza alla Sora Lella è a dir poco torrida! Dopo
i saluti di rito ci si informa subito sui chi sarà presente e chi no.
Qualche defezione fa ben sperare per un posto, non dico sul podio, ma
almeno in zona premi. Certo alcuni nomi fanno tremare i polsi.
Un’ultima raccomandazione alla madonna e via nella
mischia…L’appuntamento della Foundation cup vede un gruppo
compatto di estimatori, salvo qualche imprevisto di percorso, come
quello del creatore delle pipe firmate Luciano, fermato da un piccolo
incidente.
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Allietano
l’appuntamento due giovani miss, Floriana e Tiziana, degna scorta di
due promesse della competizione, Luigi e Flavio. Promesse in parte
smentite dai fatti. Il menù previsto è di tutto rispetto, anche se
si sospetta un subdolo attentato alla lucidità dei fumatori. Testina
di suino in salsa verde, bombolotti al ragù bianco di vitello con
burro tartufato di Acqualagna, muscolo di manzo al vino rosso con
crema di patate al latte, crostata con marmellata di visciole. Il
tutto a cura dello Chef Mauro Trabalza e dei suoi collaboratori. Il
pranzo scorre via piacevolmente, annaffiato dal vino rosso
dell’azienda Villafranca.
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Il
caffè di fine pasto risveglia i partecipanti alla competizione e dopo
la lettura della poesia di rito, che riportiamo, composta da Fabio
Marchese iniziano i preparativi preliminari alla gara. La tensione
sale, anche se il clima è comunque abbastanza rilassato, la sfida è
soprattutto con se stessi. Da seguire attentamente alcune faide
interne, tra amici fraterni, per l’occasione divisi dall’agonismo
della competizione.
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Ogni
partecipante viene rifornito del materiale dedicato: busta con
tabacco, pigino e due fiammiferi. Cinque
minuti per caricare la pipa, libera per tutti, due minuti per
accendere e poi via alla gara! Avvolti dal fumo si parte! Al
termine, dopo qualche piccola lamentela su minime, presunte,
infrazioni al regolamento, la classifica finale vede migliorati i
tempi della precedente Foundation cup. Sul podio un confermato
fuoriclasse di razza come Marco Berti, che fa segnare al cronometro un
invidiabile tempo di un ora e ventisette minuti esatti di placida ed
indisturbata fumata.
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Marco affronta la competizione come se fosse sul
divano di casa sua, armato solo di una calma olimpica. Secondo un
campione di casa: Fabio Marchese, con un ora, venticinque minuti e
trenta secondi. Nessun conflitto di interessi, solo bravura per il
multiforme poeta-fumatore-pipemaker. Terzo il proffessor Adolfo Noto,
con un ora, ventidue minuti e due secondi. Un silenzioso e distaccato
viruoso del lento fumo.
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La
gara interna della Legio vede il piazzamento esemplare
dell’esordiente Fabrizio Bea, quindicesimo con trentanove minuti e
trenta secondi, e un diciannovesimo posto di Flavio Socci, non ostante
il tifo della moglie o forse proprio a causa di esso, con un tempo di
ventisei minuti e trenta secondi. Nessuno dei due però a premi… E
fortunatamente nemmeno pecore nere della gara! Alla
prossima giornata di lento fumo, con pipa di schiuma.
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20 Maggio
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Again & Again
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di Flavio Socci
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