Venerdì
17
Fly
Over the Sky
La
notte è cortissima ed alle 05.30 siamo tutti in cucina a fare
colazione, gatti compresi … arriviamo alla Stazione Nuovo Salario
alle 06.40, Enzo e la Moglie sono già lì, via telefono confermo a
Paolo che siamo alla Stazione prenderemo il treno delle 06.53, Edu mi
conferma che lui e Zak con Compagna sono già a Roma Tuscolana; il
treno è puntuale ma strapieno, è giorno feriale ed orario di
lavoro, comunque riusciamo a guadagnarci una posizione, Paolo sale
alla fermata successiva, Roma Nomentano, e ci raggiunge sulla nostra
carrozza, Edu mi telefona per chiedermi di uscire dalla porta del
treno quando arriviamo al Tuscolano per segnalargli la carrozza
sulla quale siamo, solamente a treno fermo ci accorgiamo che proprio
la porta dove siamo noi riporta un cartello con la scritta a penna
sbiadita “porta guasta”, il treno riparte e finché non li
vediamo strisciare nei corridoi, valige al seguito, rimaniamo un
attimo in apprensione.
Il
viaggio verso l’Aeroporto è piacevole anche se lo facciamo in
piedi, le stazioni passano una dietro l’altra, Tiburtina,
Tuscolana, Ostiense, Trastevere, Magliana, fin dentro l’Aeroporto,
con i suoi passaggi sospesi, il suo aspetto luminoso venato di riflessi
verdi, i chek in Vueling sono già aperti, in anticipo
sull’anticipo, consegnamo i bagagli e per darci un marchio
definitivo, visto che partiamo di Venerdì 17, ad alcuni dei nostri
viene assegnato il posto nella fila 17, passiamo rapidamente i
varchi di controllo ed una volta dentro facciamo colazione; a questo
punto ne approfittiamo per cercare e testare l’ormai mitica Sala
Fumatori del Terminal B, unico esempio in tutta Italia e finalmente
la troviamo al Gate B5, ben fatta, funzionale, forse un po’
piccolina, però non risulta affollata, anzi c'è spazio, un TV al
plasma manda in continuazione pubblicità della BAT. Infine giunge
il momento: ci si imbarca ! Coda in sequenza di decollo, rullaggio,
accelerazione e via su per il cielo con il Mediterraneo che già
dopo pochi secondi prende il posto della costa laziale, lo sciopero
non ci ha fermato, gli siamo sgusciati dentro come anguille.
Le
2 ore e 3 minuti di voli passano rapidamente tra frizzi e lazzi,
foto e battute, qualcuno dorme, qualcuno legge, qualcuno sente
musica, qualcuno incrocia gli alluci. L’atterraggio è liscio e
senza sobbalzi, il Terminal 4 è immenso e per guadagnare l’uscita
ci vuole un po’, in compenso ad attenderci ci sono circa 100 Taxi
(esattamente come a Fiumicino o Linate !), la trasferta verso la
Puerta del Sol dura circa 20 minuti nei quali abbiamo la possibilità
di ammirare lo stile architettonico e unico di Madrid, fin quando
non passiamo sotto la statua dell’Orso ed abbiamo la certezza di
essere andati a meta con una semplicità disarmante.
La
sistemazione in albergo è cosa semplice, avevo provveduto a mandare
dettagliata lista dei partecipanti con la suddivisione per camere,
bastano 5 minuti per sistemare tutto, ci diamo mezzora di tempo
prima di ritrovarci sulla porta dell’Albergo, giusto il tempo di
prepararsi psicofisicamente alla parte più dura della giornata;
finora si è solamente scherzato !
to
be continued ----->
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