Test

Session One

Castello Natural Vergin

(click on photos to enlarge)


Ricordate la favola del soldatino di piombo che aveva una gamba in meno?

Bene la storia di Pipetta è molto simile: vi ho già scritto che sono andato a Cantù alla ricerca di Castello Natural vergin molto piccole e che avevo preso invece una Canadese perche in fabbrica non ne avevano. Bene sul sito online di un noto e serio Tabaccaio Romano ho visto questa bellissima Pipa, Finalmente! Mi sono detto. Ho subito telefonato dicendogli che nel pomeriggio sarei passato a prenderla e di non venderla. Quando arrivo nel negozio, il proprietario mi prende la pipa e con fare imbarazzato e molto cortese mi dice che purtroppo non me la può vendere. All’interno del fornello c’è un problema, mi spiega che la pipa gli è arrivata per sbaglio, in realtà queste pipe vengono tolte dalla distribuzione perche' difettose, si vede che in qualche modo c’è stato l’errore umano ed ecco che la pipa è partita. Io la visiono e nonostante presentasse il problema citato chiedo che mi venga venduta lo stesso, ho dovuto insistere moltissimo, alla fine il negoziante telefona al Dott. Coppo della Castello e gli racconta la storia, gli fa presente che ci tiene a me come cliente e che volevo per capriccio questa pipa, Coppo con molta generosità acconsente garantendo che in caso di problemi la pipa mi verrà sostituita, mi raccomanda di fumarla “fresco”.

Ed è cosi che io sono entrato in possesso di questa Natural Vergin Dublino.

Faccio presente che sono stato io ad insistere affinché mi venisse venduta, che il negoziante è persona seria e professionale che fino alla fine mi ha chiesto di ripensarci, qualsiasi cosa succederà a questa pipa sarà solo responsabilità mia, la Castello è uno dei pochi marchi italiani di fama internazionale e non è mia intenzione in qualsiasi modo offuscarne il prestigio. Per questi motivi ho deciso di chiamare “Pipetta” questa pipa, non dovete vederla come una pipa di marca ma solo come una sperimentazione su cosa succede quando una pipa ha questo genere di problemi al fornello, se fosse stata di un’altra marca l’avrei presa lo stesso perche' credo sarà interessante verificare se si rompe o se resisterà e mi darà tantissime piacevoli fumate… secondo me “la seconda che ho detto”.

 

Lunghezza: 14.2 cm
Larghezza esterna testa: 29.66 mm
Diametro interno fornello: 18,25 mm
Altezza esterna testa: 42.07 mm
Altezza interna fornello: 35.4 mm
Spessore pareti fornello: 5.5 mm

Spessore esterno cannello: 16.18 mm (all’attacatura con la testa) 12.09 mm (all’attaccatura del bocchino) 53.67 mm

Peso: 25.8 gr.

Finissaggio:

Castello Natural vergin (Rusticatura)


Tabacco utilizzato per il rodaggio:

G&H Balkan Misture


La foratura del cannello non presenta imperfezioni.

L’interno del fornello presenta una evidente spaccatura con incrinatura della parete, il difetto e situato nella sona posteriore destra (tenendo la pipa in bocca) della parete del fornello. Tale incrinatura molto probabilemete si estende anche nella parte superiore della parete del fornello.

Nella immagine A le frecce indicano le diverse imperfezioni presenti nel fornello. L’illuminazione utilizzata, una luce radente mette perfettamente in evidenza il problema. Nella foto B le frecce indicano il percorso della spaccatura che parte dalla parte alta della rusticatura verso l’interno della parete del fornello. La foto C è un ingrandimento spinto della lesione principale all’interno del fornello.

In queste immagini ho segnalato con delle frecce la parte che devo tenere sott’occhio durante il rodaggio, verificare se avvengono cambiamenti articolari di colorazione o se semplicemente mostrano rotture.

Ecco invece come si presenta la foratura del cannello vista dall'alto del fornello. 

E' perfetta. 

Il bocchino è in metacrilato.

In questo caso non passo la grafite sul perno del bocchino.


L’attaccatura del bocchino al cannello è un po’ largha, non presenta partilare resistenza ed il bocchino si puo sfilare anche durante la fumata senza articolari difficoltà. Personalmente non mi da fastidio, ho già una Mastro de Paio così e non mi ha dato problemi. Ad ogni modo non c’è il pericolo durante la fumata che la pipa si stacchi accidentalmente dal bocchino. 

 

Prima di fumarla la prima volta ho voluto fotografarla assieme ad un'altra Dublino, è un Dunhill bruyere gr. 2, ve la faccio vedere per far notare che "Pipetta" per essere una pipa Castello è veramente piccola! Inoltre mi serviva un punto di riferimento per le foto successive per mostrare come si inbrunisce man mano che si fuma!

 

Bene, carica di G&H Balkan Mixture e via alla prima avventura con “Pipetta”.

 

Prima fumata

Per la prima fumata ho deciso di non trattare in nessun modo il fornello, anche la scelta del tabacco potrà sembrare quanto mai audace, infatti il G&H Balkan Mixture ha un taglio sottile che non è l’ideale per fumare “fresco” secondo me, comunque farò molta attenzione a non sviluppare una brace eccessiva, soprattutto nella prima metà della fumata.

Valuto in 2gr. di tabacco la quantità per la prima fumata, non voglio esagerare con la compressione degli strati superiore di tabacco in un fornello nuovo e delicato come questo, successivamente penso che arriverò a circa 2,3gr.

Sparpaglio su un foglio A4 i 2gr. di tabacco per la carica e seleziono i filamenti più lunghi da caricare per primi, li introduco con molta calma tentando di inserirli spiralmente, piano piano aggiungo sempre in piccole quantità altri filamenti di tabacco siano ad arrivare alla sommità del fornello. A questo punto con il tabacco meno lungo do inizio al completamento del caricamento, appoggio piccole quantità ed esercito una piccola pressione con il pollice, per poi aggiungere via via tutto il rimanente tabacco. A carica completata mi rendo conto che potrei ancora caricare, ma per la prima fumata va bene cosi.

Accensione classica con i due fiammiferi facendo attenzione, con il primo senza tirare eccessivamente faccio prendere fuoco il tabacco facendo girare la fiamma senza mai fermarmi poi aspetto qualche istante per valutare l’accensione. Il secondo fiammifero serve solo a ravvivare il tabacco già accesso. Con il pigino esercito una piccolissima pressione per ricomporre il tabacco. A questo punto tenendo ben stretta tra le mani la testa della pipa aspetto e controllo se scalda il fornello.

Ho fumato molto lentamente, facendo sempre uso del pigino per controllare il tiraggio. La fumata all’inizio è stata caratterizzata da un delicato sapore di radica nuova unito al gusto particolarissimo del Balkan Mixture, erano anni che non iniziavo una Castello e ricordo che un vecchio tabaccaio di Palermo mi diceva che le Castello fumavano bene già dalla prima fumata. In effetti non ho avvertito sensazioni particolarmente sgradevoli, è chiaro la pipa è nuova e deve ancora farsi. La fumata trascorre tranquilla, non si scalda il fornello, appena ravviso che c’è un punto un po’ caldo lascio spegnere e ricomincio accendendo per 1sec. con accendino a gas, faccio attenzione che la fiamma sia bassa e che non vada a finire sulla pareti del fornello.
 

La seconda metà della fumata è diversa, sembra veramente buona, inizio a fumare un po’ più rilassato, la pipa risponde brillantemente alle boccate di fumo, non manifesta un eccessivo riscaldamento del fornello,vado sino in fondo alla fumata con un po’ di difficolta', ma pazienza ci arrivo comunque e senza stressare la pipa.

Durante la fumata non ho avuto problemi di acquerugiola, questo è un aspetto che mi ha fatto piacere, è presto per dire se sarà sempre così.

Finita la fumata appoggio il palmo della mano sull’orifizio de fornello e capovolgo la pipa affinche' la cenere si posi sulle pareti, questo è l’unico accorgimento che utilizzo con le pipe in fase di rodaggio, ho constatato che accelera la formazione del carbone, almeno questo è ciò che penso io. Questo procedimento lo pratico di solito per le prime 10 fumate. Dall’undicesima fumata invece inizio a svuotare il fornello ed a soffiare nel cannello per eliminare ogni residuo.

Pulisco il bocchino e cannello con lo scovolino e metto a riposare la pipa senza soffiare nel cannello.

Esternamente la pipa presenta un lievissimo imbrunimento che può essere dipeso più dal grasso delle mie mani che non dalle conseguenze della fumata, non ritengo di postarvi le foto perche' è veramente inavvertibile.

Infine eccovi come si presenta il fornello con la cenere dopo la prima fumata.

 

Seconda fumata

La tecnica di caricamento, l’accensione e la tecnica di fumata è stata la stessa della prima fumata. Decisamente una fumata migliore della prima. La prima metà già è migliorata di molto, la seconda metà anche. Non ho avuto problemi ad arrivare sino in fondo. Adesso è possibile vedere una piccola differenza di colorazione della pipa, e appena percettibile. Ed ecco come si presenta la parete incriminata dopo due fumate. La frecce indicano gli stessi punti del fornello in entrambe le foto!

 

Sopra - Foto dopo la prima fumata

Accanto - Foto dopo la seconda fumata


Terza fumata


Ho caricato un po’ di più, 2.3gr di tabacco. Fumata un po’ capricciosa. Ho avvertito un po’ di pizzicore nel gusto della fumata che quasi mi ha fatto pensare che la pipa avesse bisongo di riposo. Ancora non percepisco in maniera nitida le sfumature del Balkan Mixture, piano piano ci arriverò. Pipetta si conferma una pipa asciutta. Ho avuto un paio di volte la necessità di lasciarla spegnere perche' il fornello si era scaldato un poco su un lato, segno che la brace era tutta da quella parte. Sono riuscito ad arrivare sino in fondo senza particolari problemi. Pipetta inizia a diventare di un colore rosato nella parte piu' profonda della rusticatura, questo credo che sia effetto della fumata, nella parte alta della rusticatura c’è un imbrunimento che secondo il mio parere sia dovuto al grasso della epidermide della mano. Per adesso non posto foto lo farò più avanti quando sarà più evidente il cambiamento di colore.

Quarta fumata

Ho ulteriormente aumentato la carica di tabacco, questa volta ho caricato 2,4gr.
Ho iniziato a fumarla più decisamente, sapevo che sarei andato incontro al riscaldamento del fornello ma ho voluto un po’ testare fino a dove potevo spingermi, l’ho fatto con circospezione e appena diventava troppo la sensazione di calore mollavo la fumata e cercavo di raffreddare la parte riscaldata. La fumata è stata sempre un po’ aspra ma con dei toni decisamente più delicati rispetto alla precedente. Verso un terzo della fumata Pipetta ha persino avuto un acuto di virtuosismo, ho iniziato a sentire le varie sfumature del Balkan Mixture, non in modo nitido come dovrebbe essere ma è un buon segno, ci sono le premesse per un futuro entusiasmante! Pipetta si conferma una pipa asciutta. Non ho avuto problemi ad arrivare sino in fondo.
 

Quinta fumata

Ben 2.5Gr. di tabacco questa volta, credo che sarà questo lo standard di caricamento per Pipetta, almeno fino a quando la crosta non farà diminuire la capacità del fornello. Questa volta ho avuto un piccolo intoppo durante l’accensione con il primo fiammifero, in pratica non sono riuscito ad accendere bene tutta la brace e con il secondo devo aver pasticciato un po’. Risultato che si è sviluppata la brace solo dalla parte della parete posteriore della pipa, in pratica dopo circa 20 minuti ho dovuto spegnere per sistemare le cose. Fumata decisa, ogni tanto scaldava un po’ il fornello ma mai a livelli pericolosi, ho tenuto la pipa accesa per vedere se vi fossero problemi. Piano piano si sente di piu' il Balkan Mixture anche se questa volta niente virtuosismi. C’ è stato invece un miglioramento omogeneo della fumata, la radica si sente sempre meno, segno probabilmente che si sta stabilizzando la formazione dello strato di radica carbonizzata su cui si forma la camicia di tabacco carbonizzato.Qualche piccola difficoltà ad arrivare sino in fondo, ma alla fine ce l’ho fatta senza stressare il fondo del fornello. Le parti più alte della rusticatura si imbruniscono sempre di più rispetto alle parti dove difficilmente arriva il contatto con le dita. Adesso è piu evidente che la radica nella zona bassa della rusticatura sta prendendo un colore arancio pallido.

Esaminando Pipetta dall’alto si scorge un cerchietto nero intorno alla zona adiacente l’orifizio del fornello (foto A), probabilmente è la zona di radica carbonizzata che si sta formando, sarà spessa meno di 1 mm (foto B indicata dalle frecce rossa e verde) ed è su questa radica carbonizzata che si formerà la la camicia di tabacco carbonizzato. Inoltre in queste immagini si può costatare che non vi sono state alterazione nella zona che presenta la frattura nella parte superio della parete del fornello (indicata nelle foto A e B dalle frecce bianche e nere).

 

Nell’immagine C ho cercato di evidenziare come dopo cinque fumate si stia creando la camicia di carbone.
Nella foto D le frecce nere e bianche indicano la zona sopra il fornello che presenta l'incrinatura. La freccia gialla indica dove si trova la lesione principale della parete del fornello, ormai la camicia di carbone l’ha completamente ricoperta e non si vede più. Continuerò a fumare Pipetta tutto il fine settimana.

 

Sesta fumata

Accensione perfetta, fin troppo perfetta. I 2.5gr. di tabacco iniziano a bruciare uniformemente dall’alto verso il basso, la fumata è ancora caratterizzata lievemente del sapore di radica, è una sfumatura ma si avverte. Il fornello nella parte superiore è caldo, molto caldo ma non scotta, tengo questa temperatura per vedere se ci sono cedimenti. La fumata continua con queste caratteristiche per un terzo del fornello, poi la musica cambia, decisamente sparisce quel leggero rumore di fondo dato dalla radica e prende posto il gusto del tabacco, è un gusto forte, forse troppo forte…stanco di fumare lo stesso tabacco? Probabile, comunque non sono disgustato ma solo un po’ stufo. La fumata continua sino a quasi la fine mantenendo una temperatura del fornello elevata ma non pericolosa. Verso la fine qualche intoppo di troppo per arrivare alla fine, che come il solito arriva dopo qualche riaccensione veloce. Pipetta ha fumato bene tutto sommato, forse la stanchezza dovuta al fatto di fumare sempre lo stesso tabacco non mi ha permesso di potervi raccontare di più sulla bontà della fumata. Di solito quando fumo alterno diversi tabacchi durante la giornata, soffro molto la monotonia del gusto dello stesso tabacco. Pulita Pipetta la metto a riposare con il bocchino staccato per tutta la nottata, domani spero di fumarla ancora!

Settima fumata

2.5 gr. di tabacco e accensione corretta, inizio a fumarla delicatamente rispetto alle ultime fumate, non sento più il sapore della radica, fornello appena tiepido, buona risposta al gusto del tabacco ma ciò è normale in queste condizioni, tiro un po’ per vedere cosa succede ed ecco che riappare molto lievemente il sapore della radica (si tratta di una sfumatura appena percettibile, e non il tipico gusto dolce della radica che brucia.) Arrivato ad un terzo di fornello lascio spegnere perché devo uscire e viaggiare nella metropolitana di Roma. Riaccendo appena uscito dalla metro, mi sto recando a piedi da Novelli, il tabaccaio dove ho preso Pipetta. Cammino tirando con molta circospezione, di solito non porto fuori le pipe in rodaggio sino alla quindicesima fumata, ma nel caso di Pipetta mi sono azzardato per vedere cosa succedeva. Fumo fino alla meta e poi lascio spegnere. All’uscita riaccendo e fumo sempre con circospezione, mai ho portato il fornello al riscaldamento, c’è da dire che non c’era vento e quindi non ho avuto problemi di sorta. Viaggio di ritorno in metro e nuova riaccensione all’arrivo in casa, non vi descrivo i particolari per quanto riguarda il gusto, in queste condizioni è normale che si percepisca un gusto distorto rispetto alla fumata continuata ed al chiuso, ad ogni modo tutto è filato liscio senza particolari problemi, rifumerò Pipetta dopo pranzo.

Ottava fumata

Soliti 2.5 Gr. di Balkan Mixture, accensione regolare, fumato di fila senza riaccensioni per 1h 05m circa. Durante l’inizio fumata non ho più avvertito la sfumatura di radica nel gusto del tabacco, il fornello per tutta la fumata è stato caldo. Non ho avvertito segni di cedimento della parete incrinata. Ho faticato un po’ come il solito ad arrivare alla fine, anzi non ho insistito perché un po’ stufo, era rimasto appena un tappo di tabacco carbonizzato. Sono un po’ stufo di fumare sempre la stesa Mixture.

Nona fumata

Accensione regolare e meta fumata dei 2.5gr. di Balkan Mixture bruciano tenendo caldo il fornello, questa volta ho lasciato spegnere perché il calore era un po’ oltre i miei gusti. Sto riflettendo se diminuire il tabacco, forse il fornello caldo dipende da un eccessivo caricamento di tabacco nel fornello, devo verificare alla prossima fumata se migliora la situazione. Pipetta si è stabilizzata, ormai fuma senza interferenze da parte della radica nuova, non esprimo giudizi sulla fumata perché sono stanco di fumare, domani forse vi darò maggiori informazioni. Comunque è iniziato il periodo di maturazione di Pipetta. Sono arrivato sino in fondo senza particolari difficoltà. Sulla parete incrinata non si osservano segni di cedimento sia dall’interno del fornello sia dall’esterno. La fumata è stata asciutta.

Decima fumata

Come ho detto nella precedente fumata per la decima fumata diminuisco a 2.3 gr. la quantità di tabacco per la carica. Accensione regolare, il problema del riscaldamento del fornello rimane, non c’è niente da fare, secondo me sarà sempre così per adesso, lo dico perché già mi succede la stessa cosa con una Dunhill Dublino dalle dimensioni molto simili. Ogni tanto lascio spegnere, la temperatura è troppo alta per i miei gusti, anche il fumo risulta meno gradevole. La qualità della fumata è molto buona, salvo i problemi descritti, in pratica Pipetta è pronta, deve solo sviluppare un millimetro di camicia e sarà perfetta. Quando riaccendo il fumo risulta piacevole e fresco, mai ho avvertito il sapore della radica nuova. Arrivo a fine fumata con una sensazione piacevole, anche se un po’ stanco di fumare sempre lo stesso tabacco. Pipetta risulta molto imbrunita, si vede bene dopo 10 fumate come diventerà in futuro. La parete incrinata non ha dato segni di cedimento durante la fumata. A causa di questo problema al fornello e dopo essermi documentato sulle cause di rottura del fornello ho deciso di tenere la stato di carbone all’interno del fornello sempre sotto controllo e mai al di sopra di un millimetro di spessore. La fumata è stata asciutta. Il bocchino inizia a presentare una maggiore resistenza quando lo stacco, ciò mi ha fatto decidere di lubrificarne il perno con della grafite.

Alcune osservazioni:

dopo ogni fumata per pura curiosità ho pesato Pipetta per valutare se variava il peso. Sospettavo che probabilmente avrebbe perso peso, in effetti, dopo 10 fumate mi risulta che abbia perso 0.2 gr. Questo è dovuto, a mio modesto parere, alla sinergia di due fattori: il primo è temporaneo ed è la disidratazione della radica a causa delle elevate temperature che si sviluppano all’interno del fornello. La seconda, permanente invece, è dovuta alla carbonizzazione della radica nel fornello, questo cambiamento fisico della radica da una diminuzione di peso. Questa è una mia ipotesi e qui lo dico e qui lo nego…voglio verificare se avviene nei successivi rodaggi di pipe la stessa cosa. Ve lo racconto per farvi rendere conto come nascono alcune curiosità e come esse possano avere un senso.

 

Ed eccovi come appare Pipetta dopo 10 fumate, si è imbrunita un po’ di piu', da adesso in poi postero la differenza ogni 10 fumate in quanto il fenomeno dell’imbrunimento diventa sempre piu lento.

Ecco un’altra foto che mette in evidenza l’imbrunimento di Pipetta rispetto ad un’altra Naural vergin nuova.

Ecco a confronto la foto dell’esterno e della parte superiore della parete incrinata, come vedete c’è stato solo l’imbrunimento della radica ma nessun segno di bruciatura né di cedimento.

Ecco come appare l’interno del fornello dopo 10 fumate, adesso pipetta riposerà per circa una settimana. 

Dodicesima fumata

2.3 gr. per la dodicesima fumata, accensione perfetta. Pipetta mi sta dando grandi soddisfazioni, sento nitidamente il gusto del Balkan mixture.
Fumata decisamente piacevole. Sono arrivato sino in fondo senza problemi. Fumata asciutta come sempre con Pipetta.
Pulisco con scovolini e soffio all’interno del cannello per eliminare ogni residuo.


Tredicesima fumata

2.3 gr. per la tredicesima fumata, accensione perfetta. fumata regolare, solo qualche problema di riscaldamento ogni tanto.
Sono arrivato sino in fondo senza problemi. Fumata asciutta come sempre con Pipetta.
Pulisco con scovolini e soffio all’interno del cannello per eliminare ogni residuo.

Quattordicesima fumata

2.3 gr. per la quattordicesima fumata, accensione perfetta. fumata regolare, solo qualche problema di riscaldamento ogni tanto.
Sono arrivato sino in fondo senza problemi. Fumata asciutta come sempre con Pipetta.
Pulisco con scovolini e soffio all’interno del cannello per eliminare ogni residuo.


Quindicesima fumata

2.3 gr. per la quindicesima fumata, accensione perfetta. fumata regolare, soliti problemi di riscaldamento ogni tanto.
Sono arrivato sino in fondo senza problemi. Fumata asciutta come sempre con Pipetta.
Pulisco con scovolini e soffio all’interno del cannello per eliminare ogni residuo.


Sedicesima-Ventesima fumata

2.3 gr. ed accesione perfetta. Pipetta sta fumando in modo sublime, un piacere unico, l’ho fumata anche all’aperto sotto al sole (considerate le elevate temperature che ci sono) ed è stata eccezionale. Il gusto del Balkan mixture era spettacolare. Pipetta sta diventando una “favorita dalla luna” nel mio parco pipe. 

Nelle immagini potete costatare come è diventata pipetta dopo 20 fumate, l’imbrunimento continua ma in modo più lento e regolare rispetto alle prime 10 fumate. Adesso pipetta riposerà almeno una settimana, poi la rifumerò .

Ecco come appare l'interno del fornello dopo 20 fumate. Nelle immagini qui sotto potete vedere come appare la camicia di carbone dopo venti fumate. Misurando il foro del fornello ho rilevato che il diametro è diminuito di circa 0.5mm, un valore piccolo e difficilmente misurabile anche con un calibro di precisione, ve la comunico per dovere di cronaca.

 

Ventesima - trentesima fumata

Queste ultime dieci fumate sono state molto piacevoli, in alcuni casi “Pipetta” è stata eccezionale, straordinaria addirittura. Ha sempre fumato in modo asciutto. Ho notato che è una pipa che necessita di riposare almeno 24 ore ad ogni fumata, meglio ancora se tra una fumata e l’altra passano dei giorni. Da adesso la metto a riposo e la fumerò massimo 1 volta a settimana sicuro di avere fumate lodevoli. Nelle foto di confronto vedete lo stato  dell’imbrunimento di “Pipetta”, piano piano sta diventatndo sempre più scura. La prossima volta posterò le foto dell’imbrunimento alla cinquantesima fumata, fra molti mesi dunque...chi vivrà vedrà!

Non ho rilevato modifiche alla struttura del fornello, in pratica non credo che succederà niente al fornello di “Pipetta”.

Ecco come appare dall’alto il fornello, in pratica si nota l’imbrunimento delle pareti ed lo spessore della camicia di carbone. Anche in questa immagine ingrandita si può notare che la struttura della parete del fornello non ha subito mutamente (vedi frecce). Ho effettuato la misurazione del foro del fornello e mi risulta che adesso sia diminuito di 0.75mm, è un valore in linea con quello misurato a 20 fumate ma è sempre difficilissimo avere una precisione assoluta, comunque ve lo comunico per dovere di cronaca.

 

 


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