| |
|
Test
Session
One
Castello
Natural Vergin
(click
on photos to enlarge) |
|
Ricordate la favola del soldatino di piombo che aveva una gamba in
meno?
Bene la
storia di Pipetta è molto simile: vi ho già scritto che sono
andato a Cantù alla ricerca di Castello Natural vergin molto
piccole e che avevo preso invece una Canadese perche in fabbrica
non ne avevano. Bene sul sito online di un noto e serio Tabaccaio
Romano ho visto questa bellissima Pipa, Finalmente! Mi sono detto.
Ho subito telefonato dicendogli che nel pomeriggio sarei passato a
prenderla e di non venderla. Quando arrivo nel negozio, il
proprietario mi prende la pipa e con fare imbarazzato e molto
cortese mi dice che purtroppo non me la può vendere.
All’interno del fornello c’è un problema, mi spiega che la
pipa gli è arrivata per sbaglio, in realtà queste pipe vengono
tolte dalla distribuzione perche' difettose, si vede che in
qualche modo c’è stato l’errore umano ed ecco che la pipa è
partita. Io la visiono e nonostante presentasse il problema citato
chiedo che mi venga venduta lo stesso, ho dovuto insistere
moltissimo, alla fine il negoziante telefona al Dott. Coppo della
Castello e gli racconta la storia, gli fa presente che ci tiene a
me come cliente e che volevo per capriccio questa pipa, Coppo con
molta generosità acconsente garantendo che in caso di problemi la
pipa mi verrà sostituita, mi raccomanda di fumarla “fresco”.
Ed è cosi
che io sono entrato in possesso di questa Natural Vergin Dublino.
Faccio
presente che sono stato io ad insistere affinché mi venisse
venduta, che il negoziante è persona seria e professionale che
fino alla fine mi ha chiesto di ripensarci, qualsiasi cosa
succederà a questa pipa sarà solo responsabilità mia, la
Castello è uno dei pochi marchi italiani di fama internazionale e
non è mia intenzione in qualsiasi modo offuscarne il prestigio.
Per questi motivi ho deciso di chiamare “Pipetta” questa pipa,
non dovete vederla come una pipa di marca ma solo come una
sperimentazione su cosa succede quando una pipa ha questo genere
di problemi al fornello, se fosse stata di un’altra marca
l’avrei presa lo stesso perche' credo sarà interessante
verificare se si rompe o se resisterà e mi darà tantissime
piacevoli fumate… secondo me “la seconda che ho detto”.
|
|
Lunghezza:
14.2 cm
Larghezza esterna testa: 29.66 mm
Diametro interno fornello: 18,25 mm
Altezza esterna testa: 42.07 mm
Altezza interna fornello: 35.4 mm
Spessore pareti fornello: 5.5 mm
Spessore esterno cannello: 16.18 mm
(all’attacatura con la testa) 12.09 mm (all’attaccatura del
bocchino) 53.67 mm
Peso: 25.8 gr.
Finissaggio:
Castello Natural vergin (Rusticatura)
Tabacco utilizzato per il rodaggio:
G&H Balkan Misture
|
La foratura del cannello non presenta imperfezioni.
L’interno del fornello presenta una
evidente spaccatura con incrinatura della parete, il difetto e
situato nella sona posteriore destra (tenendo la pipa in bocca)
della parete del fornello. Tale incrinatura molto probabilemete si
estende anche nella parte superiore della parete del fornello.
Nella immagine A le frecce indicano le
diverse imperfezioni presenti nel fornello. L’illuminazione
utilizzata, una luce radente mette perfettamente in evidenza il
problema. Nella foto B le frecce indicano il percorso della
spaccatura che parte dalla parte alta della rusticatura verso
l’interno della parete del fornello. La foto C è un
ingrandimento spinto della lesione principale all’interno del
fornello.
In
queste immagini ho segnalato con delle frecce la parte che devo
tenere sott’occhio durante il rodaggio, verificare se avvengono
cambiamenti articolari di colorazione o se semplicemente mostrano
rotture.
|
|
|
|
Ecco
invece come si presenta la foratura del cannello vista dall'alto
del fornello.
E'
perfetta.
Il
bocchino è in metacrilato.
In questo
caso non passo la grafite sul perno del bocchino. |
L’attaccatura del bocchino al cannello è un po’ largha, non
presenta partilare resistenza ed il bocchino si puo sfilare anche
durante la fumata senza articolari difficoltà. Personalmente non
mi da fastidio, ho già una Mastro de Paio così e non mi ha dato
problemi. Ad ogni modo non c’è il pericolo durante la fumata
che la pipa si stacchi accidentalmente dal bocchino.
|
|
Prima
di fumarla la prima volta ho voluto fotografarla assieme ad
un'altra Dublino, è un Dunhill bruyere gr. 2, ve la faccio vedere
per far notare che "Pipetta" per essere una pipa
Castello è veramente piccola! Inoltre
mi serviva un punto di riferimento per le foto successive per
mostrare come si inbrunisce man mano che si fuma! |
Bene,
carica di G&H Balkan Mixture e via alla prima avventura con
“Pipetta”.
|
Prima
fumata
Per la prima fumata ho deciso di non
trattare in nessun modo il fornello, anche la scelta del tabacco
potrà sembrare quanto mai audace, infatti il G&H Balkan
Mixture ha un taglio sottile che non è l’ideale per fumare
“fresco” secondo me, comunque farò molta attenzione a non
sviluppare una brace eccessiva, soprattutto nella prima metà
della fumata.
Valuto in 2gr. di tabacco la quantità
per la prima fumata, non voglio esagerare con la compressione
degli strati superiore di tabacco in un fornello nuovo e delicato
come questo, successivamente penso che arriverò a circa 2,3gr.
Sparpaglio su un foglio A4 i 2gr. di
tabacco per la carica e seleziono i filamenti più lunghi da
caricare per primi, li introduco con molta calma tentando di
inserirli spiralmente, piano piano aggiungo sempre in piccole
quantità altri filamenti di tabacco siano ad arrivare alla sommità
del fornello. A questo punto con il tabacco meno lungo do
inizio al completamento del caricamento, appoggio piccole quantità
ed esercito una piccola pressione con il pollice, per poi
aggiungere via via tutto il rimanente tabacco. A carica completata mi rendo conto che
potrei ancora caricare, ma per la prima fumata va bene cosi.
Accensione classica
con i due fiammiferi facendo attenzione, con il primo senza tirare
eccessivamente faccio prendere fuoco il tabacco facendo girare la
fiamma senza mai fermarmi poi aspetto qualche istante per valutare
l’accensione. Il secondo fiammifero serve solo a ravvivare il
tabacco già accesso. Con il pigino esercito una piccolissima
pressione per ricomporre il tabacco. A questo punto tenendo ben
stretta tra le mani la testa della pipa aspetto e controllo se
scalda il fornello.
Ho fumato molto lentamente, facendo sempre
uso del pigino per controllare il tiraggio. La fumata all’inizio è stata
caratterizzata da un delicato sapore di radica nuova unito al
gusto particolarissimo del Balkan Mixture, erano anni che non
iniziavo una Castello e ricordo che un vecchio tabaccaio di
Palermo mi diceva che le Castello fumavano bene già dalla prima
fumata. In effetti non ho avvertito sensazioni particolarmente
sgradevoli, è chiaro la pipa è nuova e deve ancora farsi. La fumata trascorre tranquilla, non si
scalda il fornello, appena ravviso che c’è un punto un po’
caldo lascio spegnere e ricomincio accendendo per 1sec. con
accendino a gas, faccio attenzione che la fiamma sia bassa e che
non vada a finire sulla pareti del fornello.
La seconda metà della
fumata è diversa, sembra veramente buona, inizio a fumare un
po’ più rilassato, la pipa risponde brillantemente alle boccate
di fumo, non manifesta un eccessivo riscaldamento del
fornello,vado sino in fondo alla fumata con un po’ di
difficolta',
ma pazienza ci arrivo comunque e senza stressare la pipa.
Durante la fumata non ho avuto problemi di
acquerugiola, questo è un aspetto che mi ha fatto piacere, è
presto per dire se sarà sempre così.
Finita la fumata appoggio il palmo della
mano sull’orifizio de fornello e capovolgo la pipa affinche' la
cenere si posi sulle pareti, questo è l’unico accorgimento che
utilizzo con le pipe in fase di rodaggio, ho constatato che
accelera la formazione del carbone, almeno questo è ciò che
penso io. Questo procedimento lo pratico di solito per le prime 10
fumate. Dall’undicesima fumata invece inizio a svuotare il
fornello ed a soffiare nel cannello per eliminare ogni residuo.
Pulisco il bocchino e cannello con lo
scovolino e metto a riposare la pipa senza soffiare nel cannello.
Esternamente la pipa presenta un lievissimo
imbrunimento che può essere dipeso più dal grasso delle mie mani
che non dalle conseguenze della fumata, non ritengo di postarvi le
foto perche' è veramente inavvertibile.
Infine eccovi come si presenta il fornello
con la cenere dopo la prima fumata.
|
Seconda
fumata
La tecnica di caricamento, l’accensione e
la tecnica di fumata è stata la stessa della prima fumata. Decisamente
una fumata migliore della prima. La prima metà già è migliorata
di molto, la seconda metà anche. Non ho avuto problemi ad
arrivare sino in fondo. Adesso è
possibile vedere una piccola differenza di colorazione della pipa,
e appena percettibile.
Ed ecco come si presenta la parete incriminata dopo due fumate. La frecce indicano gli stessi punti del
fornello in entrambe le foto!
|
Sopra - Foto dopo la prima
fumata
Accanto - Foto dopo la
seconda fumata |
|
Terza fumata
Ho caricato un po’ di più, 2.3gr di
tabacco. Fumata un po’
capricciosa.
Ho avvertito un po’ di pizzicore nel
gusto della fumata che quasi mi ha fatto pensare che la pipa
avesse bisongo di riposo. Ancora non percepisco in maniera nitida
le sfumature del Balkan Mixture, piano piano ci arriverò. Pipetta
si conferma una pipa asciutta. Ho avuto un paio di volte la
necessità di lasciarla spegnere perche' il fornello si era
scaldato un poco su un lato, segno che la brace era tutta da
quella parte. Sono riuscito ad
arrivare sino in fondo senza particolari problemi. Pipetta inizia
a diventare di un colore rosato nella parte piu' profonda della
rusticatura, questo credo che sia effetto della fumata, nella
parte alta della rusticatura c’è un imbrunimento che secondo il
mio parere sia dovuto al grasso della epidermide della mano. Per
adesso non posto foto lo farò più avanti quando sarà più
evidente il cambiamento di colore.
Quarta
fumata
Ho ulteriormente aumentato la carica di
tabacco, questa volta ho caricato 2,4gr.
Ho iniziato a fumarla più decisamente,
sapevo che sarei andato incontro al riscaldamento del fornello ma
ho voluto un po’ testare fino a dove potevo spingermi, l’ho
fatto con circospezione e appena diventava troppo la sensazione di
calore mollavo la fumata e cercavo di raffreddare la parte
riscaldata. La fumata è stata
sempre un po’ aspra ma con dei toni decisamente più delicati
rispetto alla precedente. Verso un terzo della fumata Pipetta ha
persino avuto un acuto di virtuosismo, ho iniziato a sentire le
varie sfumature del Balkan Mixture, non in modo nitido come
dovrebbe essere ma è un buon segno, ci sono le premesse per un
futuro entusiasmante!
Pipetta si conferma una pipa asciutta. Non
ho avuto problemi ad arrivare sino in fondo.
Quinta
fumata
Ben 2.5Gr. di tabacco questa volta, credo
che sarà questo lo standard di caricamento per Pipetta, almeno
fino a quando la crosta non farà diminuire la capacità del
fornello. Questa volta ho avuto un
piccolo intoppo durante l’accensione con il primo fiammifero, in
pratica non sono riuscito ad accendere bene tutta la brace e con
il secondo devo aver pasticciato un po’. Risultato che si è
sviluppata la brace solo dalla parte della parete posteriore della
pipa, in pratica dopo circa 20 minuti ho dovuto spegnere per
sistemare le cose. Fumata decisa,
ogni tanto scaldava un po’ il fornello ma mai a livelli
pericolosi, ho tenuto la pipa accesa per vedere se vi fossero
problemi. Piano piano si sente di piu' il Balkan Mixture anche se
questa volta niente virtuosismi. C’ è stato invece un
miglioramento omogeneo della fumata, la radica si sente sempre
meno, segno probabilmente che si sta stabilizzando la formazione
dello strato di radica carbonizzata su cui si forma la camicia di
tabacco carbonizzato.Qualche piccola difficoltà ad arrivare sino
in fondo, ma alla fine ce l’ho fatta senza stressare il fondo
del fornello. Le parti più alte
della rusticatura si imbruniscono sempre di più rispetto alle
parti dove difficilmente arriva il contatto con le dita. Adesso è
piu evidente che la radica nella zona bassa della rusticatura sta
prendendo un colore arancio pallido.
Esaminando
Pipetta dall’alto si scorge un cerchietto nero intorno alla zona
adiacente l’orifizio del fornello (foto A), probabilmente è la
zona di radica carbonizzata che si sta formando, sarà spessa meno
di 1 mm (foto B indicata dalle frecce rossa e verde) ed è su
questa radica carbonizzata che si formerà la la camicia di
tabacco carbonizzato. Inoltre
in queste immagini si può costatare che non vi sono state
alterazione nella zona che presenta la frattura nella parte
superio della parete del fornello (indicata nelle foto A e B dalle
frecce bianche e nere).
|
|
Nell’immagine C ho cercato di
evidenziare come dopo cinque fumate si stia creando la camicia di
carbone.
Nella foto D le frecce nere e bianche
indicano la zona sopra il fornello che presenta l'incrinatura. La
freccia gialla indica dove si trova la lesione principale della
parete del fornello, ormai la camicia di carbone l’ha
completamente ricoperta e non si vede più. Continuerò
a fumare Pipetta tutto il fine settimana. |
Sesta
fumata
Accensione perfetta, fin troppo perfetta. I
2.5gr. di tabacco iniziano a bruciare uniformemente dall’alto
verso il basso, la fumata è ancora caratterizzata lievemente del
sapore di radica, è una sfumatura ma si avverte. Il fornello
nella parte superiore è caldo, molto caldo ma non scotta, tengo
questa temperatura per vedere se ci sono cedimenti. La fumata
continua con queste caratteristiche per un terzo del fornello, poi
la musica cambia, decisamente sparisce quel leggero rumore di
fondo dato dalla radica e prende posto il gusto del tabacco, è un
gusto forte, forse troppo forte…stanco di fumare lo stesso
tabacco? Probabile, comunque non sono disgustato ma solo un po’
stufo. La fumata continua sino a quasi la fine
mantenendo una temperatura del fornello elevata ma non pericolosa.
Verso la fine qualche intoppo di troppo per arrivare alla fine,
che come il solito arriva dopo qualche riaccensione veloce. Pipetta ha fumato bene tutto sommato, forse
la stanchezza dovuta al fatto di fumare sempre lo stesso tabacco
non mi ha permesso di potervi raccontare di più sulla bontà
della fumata. Di solito quando fumo alterno diversi tabacchi
durante la giornata, soffro molto la monotonia del gusto dello
stesso tabacco. Pulita Pipetta la metto a riposare con il
bocchino staccato per tutta la nottata, domani spero di
fumarla ancora!
Settima
fumata
2.5 gr. di tabacco e accensione corretta,
inizio a fumarla delicatamente rispetto alle ultime fumate, non
sento più il sapore della radica, fornello appena tiepido, buona
risposta al gusto del tabacco ma ciò è normale in queste
condizioni, tiro un po’ per vedere cosa succede ed ecco che
riappare molto lievemente il sapore della radica (si tratta di
una sfumatura appena percettibile, e non il tipico gusto dolce
della radica che brucia.) Arrivato ad un terzo di fornello lascio
spegnere perché devo uscire e viaggiare nella metropolitana di
Roma. Riaccendo appena uscito dalla metro, mi sto recando a piedi
da Novelli, il tabaccaio dove ho preso Pipetta. Cammino tirando
con molta circospezione, di solito non porto fuori le pipe in
rodaggio sino alla quindicesima fumata, ma nel caso di Pipetta mi
sono azzardato per vedere cosa succedeva. Fumo fino alla meta e
poi lascio spegnere. All’uscita riaccendo e fumo sempre con
circospezione, mai ho portato il fornello al riscaldamento, c’è
da dire che non c’era vento e quindi non ho avuto problemi di
sorta. Viaggio di ritorno in metro e nuova riaccensione
all’arrivo in casa, non vi descrivo i particolari per quanto
riguarda il gusto, in queste condizioni è normale che si
percepisca un gusto distorto rispetto alla fumata continuata ed al
chiuso, ad ogni modo tutto è filato liscio senza particolari
problemi, rifumerò Pipetta dopo pranzo.
Ottava
fumata
Soliti 2.5 Gr. di Balkan Mixture,
accensione regolare, fumato di fila senza riaccensioni per 1h 05m
circa. Durante l’inizio fumata non ho più avvertito la
sfumatura di radica nel gusto del tabacco, il fornello per tutta
la fumata è stato caldo. Non ho avvertito segni di cedimento
della parete incrinata. Ho faticato un po’ come il solito ad
arrivare alla fine, anzi non ho insistito perché un po’ stufo,
era rimasto appena un tappo di tabacco carbonizzato. Sono un
po’ stufo di fumare sempre la stesa Mixture.
Nona
fumata
Accensione regolare e meta fumata dei
2.5gr. di Balkan Mixture bruciano tenendo caldo il fornello,
questa volta ho lasciato spegnere perché il calore era un po’
oltre i miei gusti. Sto riflettendo se diminuire il tabacco, forse
il fornello caldo dipende da un eccessivo caricamento di tabacco
nel fornello, devo verificare alla prossima fumata se migliora la
situazione. Pipetta si è stabilizzata, ormai fuma senza
interferenze da parte della radica nuova, non esprimo giudizi
sulla fumata perché sono stanco di fumare, domani forse vi darò
maggiori informazioni. Comunque è iniziato il periodo di
maturazione di Pipetta. Sono arrivato sino in fondo senza
particolari difficoltà. Sulla parete incrinata non si osservano
segni di cedimento sia dall’interno del fornello sia
dall’esterno. La fumata è stata asciutta.
Decima
fumata
Come ho detto nella precedente fumata per
la decima fumata diminuisco a 2.3 gr. la quantità di
tabacco per la carica. Accensione regolare, il problema del
riscaldamento del fornello rimane, non c’è niente da fare,
secondo me sarà sempre così per adesso, lo dico perché già mi
succede la stessa cosa con una Dunhill Dublino dalle dimensioni
molto simili. Ogni tanto lascio spegnere, la temperatura è troppo
alta per i miei gusti, anche il fumo risulta meno gradevole. La
qualità della fumata è molto buona, salvo i problemi descritti,
in pratica Pipetta è pronta, deve solo sviluppare un millimetro
di camicia e sarà perfetta. Quando riaccendo il fumo risulta
piacevole e fresco, mai ho avvertito il sapore della radica nuova.
Arrivo a fine fumata con una sensazione piacevole, anche se un
po’ stanco di fumare sempre lo stesso tabacco. Pipetta risulta
molto imbrunita, si vede bene dopo 10 fumate come diventerà in
futuro. La parete incrinata non ha dato segni di cedimento durante
la fumata. A causa di questo problema al fornello e dopo essermi
documentato sulle cause di rottura del fornello ho deciso di
tenere la stato di carbone all’interno del fornello sempre sotto
controllo e mai al di sopra di un millimetro di spessore. La
fumata è stata asciutta. Il bocchino inizia a presentare una
maggiore resistenza quando lo stacco, ciò mi ha fatto decidere di
lubrificarne il perno con della grafite.
Alcune
osservazioni:
dopo ogni fumata per pura curiosità ho
pesato Pipetta per valutare se variava il peso. Sospettavo che
probabilmente avrebbe perso peso, in effetti, dopo 10 fumate mi
risulta che abbia perso 0.2 gr. Questo è dovuto, a mio
modesto parere, alla sinergia di due fattori: il primo è
temporaneo ed è la disidratazione della radica a causa delle
elevate temperature che si sviluppano all’interno del fornello.
La seconda, permanente invece, è dovuta alla carbonizzazione
della radica nel fornello, questo cambiamento fisico della radica
da una diminuzione di peso. Questa è una mia ipotesi e qui lo
dico e qui lo nego…voglio verificare se avviene nei successivi
rodaggi di pipe la stessa cosa. Ve lo racconto per farvi rendere
conto come nascono alcune curiosità e come esse possano avere un
senso.
|
|
Ed eccovi
come appare Pipetta dopo 10 fumate, si è imbrunita un po’ di piu',
da adesso in poi postero la differenza ogni 10 fumate in quanto il
fenomeno dell’imbrunimento diventa sempre piu lento.
|
|
Ecco
un’altra foto che mette in evidenza l’imbrunimento di Pipetta
rispetto ad un’altra Naural vergin nuova.
|
|
Ecco a
confronto la foto dell’esterno e della parte superiore della
parete incrinata, come vedete c’è stato solo l’imbrunimento
della radica ma nessun segno di bruciatura né di cedimento.
|
|
Ecco come
appare l’interno del fornello dopo 10 fumate, adesso pipetta
riposerà per circa una settimana.
|
Dodicesima
fumata
2.3 gr. per la dodicesima
fumata, accensione perfetta. Pipetta mi sta dando grandi
soddisfazioni, sento nitidamente il gusto del Balkan mixture.
Fumata decisamente piacevole. Sono arrivato sino in fondo senza
problemi. Fumata asciutta come sempre con Pipetta.
Pulisco con scovolini e soffio all’interno del cannello per
eliminare ogni residuo.
Tredicesima fumata
2.3 gr. per la tredicesima
fumata, accensione perfetta. fumata regolare, solo qualche problema
di riscaldamento ogni tanto.
Sono arrivato sino in fondo senza problemi. Fumata asciutta come
sempre con Pipetta.
Pulisco con scovolini e soffio all’interno del cannello per
eliminare ogni residuo.
Quattordicesima fumata
2.3 gr. per la
quattordicesima fumata, accensione perfetta. fumata regolare, solo
qualche problema di riscaldamento ogni tanto.
Sono arrivato sino in fondo senza problemi. Fumata asciutta come
sempre con Pipetta.
Pulisco con scovolini e soffio all’interno del cannello per
eliminare ogni residuo.
Quindicesima fumata
2.3 gr. per la quindicesima
fumata, accensione perfetta. fumata regolare, soliti problemi di
riscaldamento ogni tanto.
Sono arrivato sino in fondo senza problemi. Fumata asciutta come
sempre con Pipetta.
Pulisco con scovolini e soffio all’interno del cannello per
eliminare ogni residuo.
|
|
Sedicesima-Ventesima
fumata
2.3 gr. ed accesione
perfetta. Pipetta sta fumando in modo sublime, un piacere unico,
l’ho fumata anche all’aperto sotto al sole (considerate le
elevate temperature che ci sono) ed è stata eccezionale. Il gusto
del Balkan mixture era spettacolare. Pipetta sta diventando una “favorita
dalla luna” nel mio parco pipe.
|
Nelle
immagini potete costatare come è diventata pipetta dopo 20 fumate,
l’imbrunimento continua ma in modo più lento e regolare rispetto
alle prime 10 fumate. Adesso pipetta riposerà almeno una settimana,
poi la rifumerò .
|
|
|
Ecco
come appare l'interno del fornello dopo 20 fumate. Nelle immagini
qui sotto potete vedere come appare la camicia di carbone dopo venti
fumate. Misurando il foro del fornello ho rilevato che il diametro
è diminuito di circa 0.5mm,
un valore piccolo e difficilmente misurabile anche con un calibro di
precisione, ve la comunico per dovere di cronaca.
|
|
Ventesima
- trentesima fumata
Queste ultime dieci fumate sono state molto piacevoli, in alcuni
casi “Pipetta” è stata eccezionale, straordinaria addirittura.
Ha sempre fumato in modo asciutto. Ho notato che è una pipa che
necessita di riposare almeno 24 ore ad ogni fumata, meglio ancora se
tra una fumata e l’altra passano dei giorni. Da adesso la metto a
riposo e la fumerò massimo 1 volta a settimana sicuro di avere
fumate lodevoli. Nelle foto di confronto vedete lo stato
dell’imbrunimento di “Pipetta”, piano piano sta diventatndo
sempre più scura. La prossima volta posterò le foto
dell’imbrunimento alla cinquantesima
fumata, fra molti mesi dunque...chi vivrà vedrà!
Non
ho rilevato modifiche alla struttura del fornello, in pratica non
credo che succederà niente al fornello di “Pipetta”.
|
|
|
Ecco
come appare dall’alto il fornello, in pratica si nota
l’imbrunimento delle pareti ed lo spessore della camicia di
carbone. Anche in questa immagine ingrandita si può notare che la
struttura della parete del fornello non ha subito mutamente (vedi
frecce). Ho effettuato la misurazione del foro del fornello e mi
risulta che adesso sia diminuito di 0.75mm,
è un valore in linea con quello misurato a 20 fumate ma è sempre
difficilissimo avere una precisione assoluta, comunque ve lo
comunico per dovere di cronaca.
|
|
Edu
|
.
.
. |