Le
cose impreviste sono sempre le migliori …
Fidandomi delle indicazioni di Bruto
Sordini e di Michele, trovandomi a Valencia, ho deciso di andare a
fare visita alla Tabaqueria Martin, sperando di acquistare a prezzo più
favorevole di quello italiano qualche tabacco di mio gusto e di
trovare quella “pipa souvenir” che acquisto in ogni città che
visito, dopo una rapida occhiata al sito della tabaccheria mi ero
orientato su una Don Juan, dal momento che mi sembrava l’unica pipa
spagnola in vendita, le cose però hanno preso una piega diversa.
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La
tabaccheria si trova al numero 11 del Tres Forques, è molto semplice
da raggiungere, difatti proprio di fronte ferma il bus numero 71 che
si può prendere nella Piazza principale della città e che dunque
risulta comodissimo.
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Appena
fatto presente che ero venuto su consiglio di Bruto Sordini e di
Michele l'italiano del CAP (indicazione suggeritami da mmba) il buon
Rafa si è illuminato d’immenso e mi ha trattato come se mi
conoscesse da tempo, alla mia richiesta di acquistare possibilmente
una pipa di produzione spagnola mi ha detto che lui stesso produce
pipe e che anzi sta per avviarne la vendita, tira fuori una scatola e
mi mostra numerose pipe ancora senza punzonatura, molto belle,
particolari, classiche, tutte estrose, purtroppo non ancora in
vendita. Rafa è un fiume in piena mi porta nel retrobottega e mi fa
visitare il laboratorio.
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Usa
un vecchio tornio del 1937 da lui recuperato a prezzo di rottame in
una vecchia officina e rimesso in sesto, chiamato “La Pepa”, in
onore di sua madre. Rafa mi spiega che solamente da poco ha iniziato a
creare pipe con le macchine e che tutte quelle realizzate finora sono
state fatte interamente con raspa e carta vetrata.
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Finalmente
mi mostra una scatola con allineate una dozzina di sue pipe
disponibili alla vendita, tra tutte spicca una enorme buldog, una
specie di esercizio, con un fornello largo 2,5 cm e profondo 6 cm,
dalla lunghezza totale di 17 centimetri, eppure in proporzione
leggera, con un bocchino simil cumberland ed un delfino saltante
incastonato nello stesso, sul cannello la punzonatura “Rafa martin
025 # 04”, dopo una breve trattativa la pipa è acquistata e
denominata “El Pipon”, mentre scelgo qualche tabacco da mettere
nella sporta Rafa sparisce con la mia pipa nel retrobottega per dargli
un’ulteriore lucidata, quando torna la pipa sembra di vetro tanto è
lucida ed il fornello è stato trattato con un composto di sua
creazione fatto con i fiori d’arancio. Ma Rafa non è il classico
tabaccaio che insieme alla pipa ti regala gli scovolini, lui mi regala
un’altra pipa ! Una buldog dalle dimensioni normali, una La Cañada
2 Hjoa.
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Le
Hoja, foglie in italiano, sono il metro di valutazione delle sue pipe,
1Hoja Rusticata, 2 Hoja Semirusticata, 3 Hoja liscia colorata, 4 Hoja
liscia naturale finita solamente a cera.
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Nel
primo periodo della sua attivita' Rafa era solito punzonare le sue
pipe con un numero progressivo seguito dall'anno di produzione.
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Inizialmente
il logo di Rafa era un delfino in rilievo posto sul bocchino in
metacrilato, nell'ultima produzione invece il logo pur rimanendo un
delfino e' stato modificato leggermente nel disegno e viene inserito
nel bocchino a filo dello stesso, senza alcun rilievo.
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Il
sacchetto, in velluto blu, riporta in argento un disegno che riprende
i delfini, questa volta due, saltanti, molto simili a quelli
riprodotti in una fontana che si trova al centro della Spiaggia della
Malvarrosa.
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Dopo
un’ora abbondante, ed una bevuta di orruco (spero di averlo scritto
bene), una sorta di grappa locale, lascio Rafa e riprendo
l’escursione; ai giardini del Turia di Avenida Pidal decido di
inaugurare la Cañada a 965, la pipa è perfetta e fuma asciutta,
nonostante io sia un fumatore che tende all’umido, lo stesso deve
dirsi per El Pipon inaugurato a St. Bruno.
Il
mio parere personale è che Rafa sia un ottimo artigiano, fantasioso,
realizza pipe con ottima radica locale e ha prezzi più che onesti,
chi è stato a Cagli sa di cosa parlo, era francamente imbarazzante
vedere certi prezzi. In definitiva se siete di passaggio a Valencia
fate un salto nella sua tabaccheria e troverete un piccolo paese dei
balocchi. Siate indulgenti con il fotografo che oltre ad essere un
dilettante era anche obnubilato da 8 ore di turismo attivo e senza
soste in giro per la città.
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Marcello Salvi
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