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Bassano
del Grappa
10
Giugno 2006
PES
- Calabash
Berghem - Legio Praetoria |
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La
prima pipa la accendo alle 05.00 seduto sugli scalini esterni dell’area
partenze di Ciampino in attesa che aprano i cancelli dell’area
imbarchi alle 05.30, volo regolare e dopo 43 minuti sono a
Treviso, li mi attende Fiorenzo (caffe12) ed insieme ci dirigiamo
verso Castelfranco dove faremo colazione all’ombra dei Bastioni,
daremo un’occhiata dall’esterno al famoso Andretta, e poi via
verso Bassano ed il suo ponte. |
Attraversiamo
un Veneto sonnolento e verde, con le sue strade nella pianura, le
sue case di paese colorate e fiorite, i suoi centri commerciali, i
suoi canali a bordo strada; quando arriviamo Bassano si sta appena
svegliando ed il Ponte e’ ancora vuoto, siamo i primi ad essere
giunti sul luogo, attendiamo pazientemente gli altri. Il primo ad arrivare e’ Lupo, con lui ci
sediamo ai tavoli di una birreria vuota ed accendiamo le pipe per
passare il tempo, arrivano poi i bergamaschi ed i brianzoli, Batave,
Bruno, Agnostic, Sigrun, Cornelio da Bonate, ci muoviamo verso una
birreria aperta e li’, occupato un tavolo triangolare all’esterno
e trafugati tutti gli sgabelli possibili, ci sediamo e tiriamo fuori
le munizioni pipario tabagifere, nel frattempo arriva anche Max,
arrivano i beveraggi e si alzano i calici alla splendida giornata che
verra’ che intanto ci omaggia di un caldo e luminoso Sole, entro un
istante a prendere una birra per Bruno e quando esco alla compagnia si
sono aggiunti Tzi con Dado, Ismaele, e Dade, mentre andiamo con un
secondo giro giu’ dalla discesa arrivano Bruto e la moglie Rosaria,
accolti da Dado con poderose abbaiate. |
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Finito
di bere le birre e prima di dirigerci al pranzo un salto alla Nardini
per una “tagliatella”, cokctail a base di Grappa, e poi via “On
the Streets of Bassano”, tra vicoli che esplodono improvvisamente in
piazze con fontane e strade acciottolate in salita che ci portano fino
al Terraglio dove ci aspetta un bel tavolo all’aperto sotto gli
ombrelloni gia’ splendidamente apparecchiato per noi. |
Andiamo
giu’ con antipasti, primi, secondi, dolci, vini le cui bottiglie
continuano a vuotarsi come per magia, dade e Max supervisionano le
pipe tra una portata e l’altra, Bruto tampina le cameriere,
Sigrun riesce a lanciare in orbita un bicchiere di vino, Bruno
sfoggia la sua t-shirt Savinelli, Batave testa la sua nuova
digitale, Ismaele ed Agnostic si rigirano tra le mani la Armellini
Crosby Calabash 2006. |
Finito
il lauto pasto ci si muove in massa verso l’agognata Titanus, che
vista dal Ponte appare come un grazioso edificio giallo con balconi
rossi, ovviamente passando davanti alla Nardini una sosta e’
d’obbligo come e’ d’obbligo la foto di Gruppo sul Ponte ! |
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Alla
Titanus ci aspetta la Signora che ci apre tutte le vetrine e ci lascia
ravanare come ci piace di piu’, la sensazione e’ quella di un
ambiente dove il tempo si e’ fermato, vista dalle finestre del
negozio Basano, il Brenta, il Ponte, si potrebbe anche pensare di
essere ad un secolo fa, e mentre noi cerchiamo la nostra Titanus
perfetta Ismaele, Tzi e Bruto, accomodatisi sul balcone si lanciano in
discussioni politico filosofiche ardite. |
Giunge
l’ora dei commiati e mentre Tzi, Ismaele e Dade prendono la strada
di casa il resto della comitiva raggiunge Rossano dove, alla Birreria
Monaco, ci aspetta l’ultima tappa, tra fiumi di birra, pipe che
percorrono la tavolata sotto gli occhi estasiati, e forse a questo
punto poco lucidi, degli astanti la giornata finisce in gloria. A
malincuore lascio il pergolato della birreria insieme a Caffe12 che mi
riaccompagna all’Aeroporto di Treviso, a lui vanno i miei piu’
sinceri ringraziamente poiche’ senza il suo aiuto la mia esperienza
sarebbe stata sicuramente piu’ limitata nel tempo e meno piena,
insieme percorriamo a ritroso la strada della mattina e ci rendiamo
conto che il Veneto e’ ancora sonnolento, giusto intorno
all’Aeroporto incontriamo un po’ di traffico e quando dopo il
decollo il tramonto occhieggia tra le nuvole la sensazione che questa
giornata entrera’ nella storia personale di ognuno e’ inebriante,
come le mille luci di Roma che appaiono all’improvviso sotto la
fusoliera e che passano cosi’ velocemente da lasciarsi afferrare
solamente per un attimo, la Stazione Termini, le Terme di Diocleziano,
Piazza Venezia, la Tuscolana, Don Bosco ed infine la pista di Ciampino,
l’atterraggio brusco, l’aereo che rulla fino all’area di
parcheggio ed una sensazione strana quando i motori si spengono e nel
silenzio si sente il clack della scaletta che tocca la carlinga.
Poi
e’ routine, il raccordo anulare, il traffico del sabato sera, il
garagista rumeno che mi augura la buonanotte con quel suo accento
strano …
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Trovate
tutte le foto nella Sezione Incontri !
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Marcello Salvi
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