Maigret
nasce dalla penna di Georges Simenon ufficialmente nel 1931 con
“Pietr il Lettone” e muore nel 1972 con “Maigret e Mister
Charles”, iconograficamente è impossibile immaginare il
Commissario se non con l’immancabile pipa caricata e fumata in
continuazione, la bombetta, un pesante cappotto con il collo di
velluto, l’andatura massiccia. Simenon, anche egli fumatore di
pipa, trasferì al suo personaggio i suoi gusti ed i suoi gesti;
Maigret usa una pipa diritta, modello Pot (fornello basso e largo,
molto capiente) in cui usa il tipico Caporal francese, tuttavia
Maigret è un fumatore di pipa singolare. E’ uso svuotarla
sbattendola contro il tacco, a volte la infila in tasca ancora
accesa, spesso la stringe tra i denti fino a frantumarne il
bocchino, la acquista con la stessa cura con cui si acquista un
pacchetto di gomme, la tiene sulla scrivania e quando parte per
un’inchiesta se ne infila in tasca due o tre quasi a casaccio, se
la lascia rubare per poi andarne a caccia (“La pipa di Maigret”).
Tuttavia nei romanzi di Simenon si specchia un’epoca in cui la
società era divisa in maniera netta e rigorosa e dove anche le
piccole cose identificavano una persona. Nei romanzi di Maigret
tutti fumano, non per vizio o vezzo ma perché “è così”, oggi
tutti abbiamo la patente, anche se non ci serve ed il cellulare
anche se lo odiamo; era una sorta di passaggio all’età adulta,
una distinzione tra chi si prepara a vivere e chi vive veramente …
non è un caso … gli Ispettori più giovani fumano le sigarette,
quelli più anziani i sigari, i Commissari ed i Giudici le pipe …
una sorta di distinzione per classi nel metodo di fumo. Nelle
inchieste di Maigret spesso la pipa assume una vita propria, diventa
personaggio (il già citato “La Pipa di Maigret”) o pietra di
paragone, spesso la rabbia di Maigret si sfoga propria sulla sua
pipa che rimane frantumata tra i suoi denti durante un
interrogatorio particolarmente acceso. Diventa termometro della sua
salute quando nel “Pazzo di Bergerac”, ferito ad un braccio ed
impossibilitato a caricarla prega la moglie di farlo per lui, fuma
di nascosto dal dottore e quando finalmente riesce a caricarla da
solo sa che sta per guarire. In alcuni romanzi già si possono
vedere alcuni segni dei tempi che cambiano … quando Maigret entra
in un grande albergo e gli viene chiesto di spegnere la pipa …
Maigret la caccia in tasca accesa con fare stizzito … altre volte
invece reagisce sbuffando come una ciminiera e girando i tacchi. Per
Maigret la giornata inizia sempre con una pipa, “la prima della
giornata, la migliore”, fumata lungo il tragitto che separa la sua
abitazione di Boulevard Richard Lenoir dal Quai des Orfevres, se la
fumata sarà buona e la passeggiata amena, Maigret sarà di buon
umore, altrimenti … ne sanno qualcosa i suoi Ispettori
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