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mificrozet
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Inserito il - 22 settembre 2014 : 11:50:43
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Tomate con atun y anchoas
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------------------------------ «Non è perchè le cose sono difficili che noi non osiamo; è perchè non osiamo che esse sono difficili» (Seneca)
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mificrozet
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Inserito il - 06 novembre 2014 : 21:50:53
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14 cose che un romano non sopporta a tavola
6 novembre 2014
di Andrea Sponzilli
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“L’uomo è ciò che mangia” scriveva nel 1862 Ludwig Feuerbach, “lasciati guardare a tavola e ti dirò chi sei” sentenziamo oggi noi qui da Agrodolce. Il popolo italico, certo non famoso per il suo attaccamento al tricolore, mostra invece grandissimo sciovinismo quando ha a che fare con posate e bicchieri.
1 L’importanza del suffisso Roma: si sa, i romani vanno fieri della loro provenienza, guai a servirgli in tavola qualcosa che non abbia a che fare con la Capitale, potrebbe causare crisi di identità o scatenare vere e proprie battaglie all’ultima forchettata: largo a saltimbocca o trippa alla romana, broccoli o carciofi romaneschi e chi più ne ha più ne metta, perché tanto ogni piatto può essere migliore se alla romana.
2 Melius abundare quam deficere: se lo affermavano già gli antichi romani, ancora di più lo affermano i romani moderni: nulla irrita di più di una porzione che, come minimo, non riempia il piatto. Ristoratori siete avvisati: o aumentate le dosi o acquistate piatti più piccoli.
3 Perché son senza spine non son come il baccalà. Mai il pesce servito, dico mai, può avere lisca e spine: “Che me volete strozzà?”. Sarà un caso che le alici fritte (ovviamente) alla romana siano deliscate o che nella minestra con i broccoli l’arzilla sia già perfettamente pulita e sfilacciata?
4 Cheese! Fateci caso: Roma è forse l’unica città di Italia che prevede come dotazione fissa al tavolo non una ma ben due formaggiere. Se il Parmigiano è orgoglio e patrimonio nazionale, nella Capitale il pecorino è la devozione: guai a servire un piatto di pasta solamente con il primo.
5 Con le mani. Forchetta e coltello sono solo orpelli di una civiltà non più gaudente, la cucina romana ha un design che intrinsecamente richiede l’utilizzo delle sole mani. Provate a mangiare la coda alla vaccinara con le posate o trovate una spiegazione alternativa al perché le costolette di abbacchio alla griglia a Roma si chiamino scottadito, ad esempio.
6 Oste, portace un altro litro. Si è mai visto un baccanale imbandito con le tristissime mezze bottiglie che alcuni produttori vinicoli si ostinano ancora a produrre? Ecco, allora via allo sfuso (meglio se di qualità) tra fojette (mezzo litro) e tubi (litro), da ordinare a ripetizione e senza soluzione di continuità. Certo, i più duri e puri si ostinano ancora nella ricerca della romanella ma questo è un caso particolare e un po’ autolesionistico del punto 1.
7 Largo all’immaginazione. Signore i signori è bene che lo sappiate: il quinto quarto non esiste, chiedete a vostro figlio delle elementari e vi spiegherà il perché. Come si fa a dividere una torta in 4 fette e poi mangiarne 5? Impossibile, a meno che per voi il mattatoio non sia solo un luogo di crudeltà verso gli animali. A tavola i romani vincono l’ovvio e il razionale avventandosi con meticoloso spirito gourmet su trippe, coratelle, animelle e altre interiora varie.
8 No alla pizza gommosa. La pizza alla romana, che è la più amata in città, deve essere bassa e scrocchiarella, talmente digeribile che “se ne famo un’altra ai mezzi?”.
9 Polli e abbacchi dei paesi tuoi. Immaginate il pranzo della domenica; ora provate a immaginarlo come se foste seduti a Roma: se avete pensato a un bel coscio di abbacchio al forno con le patate o a una padella fumante di pollo alla cacciatora avete dato la risposta giusta, altrimenti ritentate con un’altra città.
10 Carbonara&Co. Per chiudere un’amicizia sono necessari torti o bugie, a volte però può bastare una carbonara appiccicaticcia con il temutissimo uovo a frittatina o una cacio e pepe monoblocco. La regola è semplice: la matriciana non gioca brutta scherzi.
11 L’ammazzacaffè. Dopo un lungo pranzo ricco di grassi, proteine e carboidrati arriva il momento di facilitare la digestione. A voler essere filologici a Roma non presentate limoncelli, nocini o altre amenità, perché la risposta è una sola: sambuca, magari con la mosca.
12 Della merenda o dello street food. La mortadella è emiliana ma si può tranquillamente affermare che Roma sia la sua mamma adottiva. Evitate (anche solo il pensiero) di utilizzarla per farcire un pezzo di pizza rossa, nulla è più sacrilego: se si ordina pizza e mortadella non è necessario specificare il colore, tanto sarà sempre e comunque bianca.
13 Il dolce della domenica. Il famoso vassoio di pastarelle legato con il nastro colorato è un classico italico che a Roma può essere tranquillamente barattato con un tiramisù casalingo o con la ricca zuppa inglese. Se poi c’è tutto l’assortimento ancora meglio, ma a questo punto: perché manca la crostata di ricotta con le visciole?
14 Altre indicazioni: non parlate con la bocca aperta a meno che non si tratti della Maggica; fate la scarpetta perché l’involtino alla romana è nato dopo il suo sugo; non gettate gli avanzi perché sicuramente ci sarà qualche ricetta romana per utilizzarli al meglio e, soprattutto, fate il miracolo della quantità con la qualità. Mica vorrete innervosire l’abitante capitolino? |
------------------------------ «Non è perchè le cose sono difficili che noi non osiamo; è perchè non osiamo che esse sono difficili» (Seneca)
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mificrozet
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Inserito il - 09 novembre 2014 : 13:40:51
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Oggi ho fatto il Dobus (attenzione NON Dobos !), a casa mia erano 37 anni esatti che non si vedeva più, è un dolce che pur non essendo complesso richiede molto tempo e pazienza per essere realizzato, è un'orgia di uova, burro, zucchero, carboidrati, alcol, a causa del suo contenuto calorico per centimetro quadrato è illegale in molti stati.
(il Dobus può causare gravi danni al fegato).
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Tribvni Militivm
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Inserito il - 09 novembre 2014 : 19:04:47
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perché non conosci il bustenga che è a base di trutta noci pinoli miele farina di granturco farina bianco noce moscata fichi secchi .è una bomba vegetariana |
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mificrozet
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Inserito il - 14 novembre 2014 : 17:27:19
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ERA ORA !
ALL'ERGASTOLO !
| 13 novembre 2014
– Credits: Ansa
Panorama - Televisione
"Il boss delle torte", arrestato Buddy Valastro
Francesco Canino
Il Boss delle torte è Feeneeto nei guai. Buddy Valastro, il reuccio della Carlo's Bakery di Hoboken (nel New Jersey), nonché protagonista del format dal successo planetario - trasmesso in Italia da Real Time - è stato arrestato per guida in stato di ebbrezza: fermato sulla decima Avenue di Manhattan per un semplice controllo, è risultato positivo all'alcol test.
L'arresto a New York
Secondo quanto riporta il sito Tmz, il celebre pasticcere è stato fermato mentre guidava la sua Corvette gialla, a Manhattan: invitato dai poliziotti a scendere dal veicolo per un normale controllo, Valastro emanava un forte odore di alcol e per questo è stato portato in caserma. Lì il Boss delle Torte è stato sottoposto all'alcol-test, che ha evidenziato un tasso alcolemico nettamente al di sopra della norma. Nelle prossime ore Valastro comparirà davanti al giudice e sarà stabilita la cauzione: a seguito del pagamento, verrà poi rilasciato. |
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mificrozet
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Inserito il - 23 novembre 2014 : 22:48:22
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Al ritorno da Madrid la bilancia dice +2,6 kg ed io dico sticazz ... ?
Una settimana e sono andati via, un film che ho già visto.
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mificrozet
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Inserito il - 25 novembre 2014 : 12:58:57
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Per rifarsi dagli stravizi di Madrid oggi per pranzo un wurstel al vapore con contorno di pisellini, un'insalata di foglie di cavolo con pomodoro concassé, una forchettata di stracchino e per chiudere un Condorello al Limone.
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mificrozet
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Inserito il - 26 novembre 2014 : 12:11:57
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Oggi Zuppotta !
Coste di un cavolo due patate medie 1 cipolla grande qualche bastoncino di surimi
Taglio le coste a fettine sottili, le patate ed il surimi a cubetti, la cipolla la trito finemente.
In una pentola metto del burro, poi la cipolla ed un po' d'acqua, faccio stufare la cipolla con il coperchio chiuso, poi butto i cubetti di patate per qualche minuto, poi le coste di cavolo ed infine copro tutto con acqua, sale e pepe.
Lascio cuocere circa 40 minuti, metto il surimi a cubetti, lascio andare altri 5 minuti poi spengo.
A piacere un filo d'olio a crudo direttamente nel piatto.
A piacere del pane raffermo a cubetti non ci sta male. |
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mificrozet
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Inserito il - 05 dicembre 2014 : 12:22:13
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Oggi Persico al Forno con patate, zucchine, cipolla, porro, olio, sale, pepe, timo.
Mi è leggermente scappata via la mano sul sale ...
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Cinzia
Prefectvs Praetorio
Città: di la' d'Arno
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Inserito il - 17 dicembre 2014 : 11:54:34
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Marcello, per favore, puoi dirmi come fai tu la caponata? grazieeeee. |
aquacort |
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mificrozet
Dictator
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Inserito il - 17 dicembre 2014 : 13:41:03
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Due melanzane a tocchetti una cipolla grossa olive verdi rondellate polpa di pomodoro olio,aceto,zucchero capperi sotto sale (mezza scatolina) niente sale si usa quello dei capperi
far friggere le melenzane, non proprio del tutto, imbiondite e metterle in una ciotola capiente
fare un soffritto di cipolle, quando si ammosciano aggiungere olive e capperi con il loro sale
sciogliere un cucchiaio da brodo di zucchero in mezzo bicchiere di aceto di vino bianco ed aggiungere al soffritto
far andare un paio di minuti e gettare nella ciotola con le melanzane
nella padella non lavata far cuocere qualche minuto la polpa di pomodoro con un cucchiaino da caffè di zucchero
aggiungere tutto alla ciotola
rimestare per bene
fatto
aspettare 24 ore per mangiare oppure imbottigliare tipo conserva. |
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mificrozet
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Inserito il - 02 febbraio 2015 : 20:58:35
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La marmellata di fichi secchi è venuta una goduria, prossimante provo a marmellare anche i datteri. |
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mificrozet
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Inserito il - 04 febbraio 2015 : 11:15:42
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| mificrozet ha scritto:
La marmellata di fichi secchi è venuta una goduria, prossimante provo a marmellare anche i datteri.
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La marmellata di datteri è venuta talmente bene che sembra marmellata di castagne.
Chissà se è possibile fare la marmellata di pancetta ...
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mificrozet
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Inserito il - 08 febbraio 2015 : 13:57:03
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Questa mattina ho cucinato:
- crocchette di cavolo con il cavolo avanzato da ieri, con aggiunta di noce moscata, timo, cumino, prezzemolo, - funghi e salsicce, - patate al forno, - risotto con pancetta e radicchio rosso cotto in brodo di funghi porcini.
La metà delle crocchette e delle patate le ho portate a mia zia dall'altro lato della strada, è comunque rimasto da mangiare per un esercito.
In compenso ci anche da lavare le stoviglie di un esercito.
NB - ho congelato l'acqua di cottura dei cavoli, tornerà utilissima per fare la zuppotta nei prossimi giorni.
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Giala
Prefectvs Praetorio
Prov.: Roma
Città: Castelli Romani
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Inserito il - 08 febbraio 2015 : 14:38:12
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tortellini bolognesi in brodo
brodo: scamone, campanello, lingua, gallina, cotechino, coda, sedano, cipolla, patata, carota, alloro, ginepro, chiodi di garofano, grani di pepe, sale
tortellini: fatti da amica bolognese
Bollito misto con mostarda
p.s. Anche io con gli scarti di tutti i vegetali ci cucino. In particolare con gli scarti della pulitura dei cavoli, broccoletti, broccoli, ecc. ci faccio "lo zuppone der porcaro" e nella pentola ci Feeneesce tutto quello che normalmente andrebbe nel secchio della spazzattura. Nella sua ideazione, realizzazione e denominazione ha influito molto questo:
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Io pipo, tu pipi, egli pipa, ecc.
...arriva un momento, nella vita di un uomo, in cui rimani a corto d'amatriciana (Alvaro Vitali) |
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