V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
mificrozet |
Inserito il - 05 aprile 2007 : 13:05:15 Oggi comincia Ufficialmente con l'Act 13 la Coppa America 2007.
Chi ha avuto la sventura di entrare in quella specie di antro che spaccio per la mia camera sa che sulle pareti vi sono le fotografie 70x100 di tutte le barche italiane che hanno partecipato alla Coppa America a cominciare dalla mitica Azzura, seguita dal Moro di Venezia e da Luna Rossa.
Proprio con Azzurra è cominciata questa passione nei lontanissimi primi anni '80, con quel poster che mio padre portò a casa visto che all'epoca lavorava per la Compagnia Tirrena che sponsorizzava Azzurra, un poster che è uno dei più belli che abbia mai visto, con il modellino di Azzurra dentro una bottiglia e in cima la scritta "Noi proteggiamo un sogno".
La Coppa America del 2000, quella di Luna Rossa che manda a casa gli Americani e perde in Finale con i Neozelandesi è caduta in uno dei periodi migliori della mia vita, seguito da un brusco risveglio come quasi sempre capita nella vita reale.
Oggi il Sogno riparte e questa volta le barche Italiane sono 3 !
Luna Rossa
Mascalzone Latino
+39
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15 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
mificrozet |
Inserito il - 27 giugno 2017 : 11:44:26 Questo scrivevo nel 2011.
| Storicamente ogni volta che hanno perso la Coppa America gli Yankee si sono rivolti ai loro Tribunali che con decisioni iperboliche hanno loro restituito su carta ciò che avevano perso sul mare.
L'ultimo è l'esempio più eclatante perché chi ha presentato ricorso contro i Vincitori non era neppure andato in Finale, ma proprio da Luna Rossa era stato mazzolato di brutto in Semifinale, i titoli dei giornali Yankee erano esemplificativi del loro modo di pensare: come è possibile che Oracle con un investimento di 540 milioni di euro abbia preso un 5 a 0 da Luna Rossa che ha investito solamente 130 milioni ?
Un Tribunale Americano ha dato ragione ad Oracle e noi cosa facciamo ? andiamo a rendere omaggio ai puzzoni permettendogli di gareggiare con le loro regole e di cambiarle quando meglio gli aggrada ? |
Poi successe di tutto !
Le regole della Coppa America stabiliscono che le regole della successiva competizione vengano stabilite in accordo tra il Defender (il detentore della Coppa) e il Challenger (il primo a presentare la dichiarazione di sfida per l'edizione successiva).
All'epoca il Challenger fu Luna Rossa che allestì una barca incredibilmente migliore di quella degli Americansky i quali 3 mesi prima dell'inizio della sfida decisero di cambiare unilateralmente le regole tecniche mettendo fuori legge tutti gli accorgimenti innovativi senza i quali Luna Rossa sarebbe diventata ingovernabile a tutto loro vantaggio, con una decisione semplare Luna Rossa si ritirò sbattendo la porta e lasciando gli Yankee da soli.
La Coppa America appena conclusasi alle Bermuda è stata un flop economico e sportivo (gli americansky hanno preso un incredibile 7 a 1 da Team New Zealand e da ieri sera tutti gli appassionati aspettavano solamente una notizia che puntualmente è giunta stamattina.
Luna Rossa ha presentato la dichiarazione di sfida al Defender inoltrando regolare lettera di ingaggio e sarà il Challenger della prossima Coppa America, torneranno quindi le notti magiche nella Baia di Auckland, probabilmente nel 2020.
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mificrozet |
Inserito il - 17 aprile 2012 : 13:24:13 In questi giorni è ricominciata a Napoli la farsa della Coppa America, con trimarani, biplani, nani, donne cannone e pulci ammaestrate.
La Coppa America era quella di Azzurra, il Moro di Venezia, Luna Rossa.
Queste barchette patetiche sono solamente dei giocattoli per ricchi annoiati e per poveri scemi che stanno a guardarlo a bocca aperta.
Questa era l'essenza della Coppa America, non la Giocoleria Marittima.
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mificrozet |
Inserito il - 24 ottobre 2011 : 08:51:06 | Percorso:ANSA > Mare > Coppa America
Coppa America: Luna Rossa riparte, da Prada 40 mln
Gruppo annuncia: avviata trattativa sponsorizzazione
23 ottobre, 21:34 |
Sono in totale disaccordo, questa Coppa America Americansky doveva essere disertata da ogni amante della Vela.
Storicamente ogni volta che hanno perso la Coppa America gli Yankee si sono rivolti ai loro Tribunali che con decisioni iperboliche hanno loro restituito su carta ciò che avevano perso sul mare.
L'ultimo è l'esempio più eclatante perché chi ha presentato ricorso contro i Vincitori non era neppure andato in Finale, ma proprio da Luna Rossa era stato mazzolato di brutto in Semifinale, i titoli dei giornali Yankee erano esemplificativi del loro modo di pensare: come è possibile che Oracle con un investimento di 540 milioni di euro abbia preso un 5 a 0 da Luna Rossa che ha investito solamente 130 milioni ?
Un Tribunale Americano ha dato ragione ad Oracle e noi cosa facciamo ? andiamo a rendere omaggio ai puzzoni permettendogli di gareggiare con le loro regole e di cambiarle quando meglio gli aggrada ?
Ma affondino ! |
mificrozet |
Inserito il - 31 dicembre 2007 : 21:00:55 La Luis Vuiton Cup nacque quando la Coppa venne vinta dall'Australia, cioé quando per la prima volta passò di mano ed abbandonò l'America, per gli Americani in realtà la Luis Vuiton è inutile in quanto la Coppa America è solamente la sfida finale.
Fino al 1983 i Vincitori stavano mollemente ad aspettare che uno sfidante combattesse con loro mentre gli sfidanti si battevano in una serie di regate per guadagnarsi questo diritto, la Luis Vuiton Cup, introdotta nel 1983 ha trasformato questa parte noiosa in spettacolare. Nell'ultima edizione addirittura con gli Act lunghi due anni e che si sono svolti in diverse località, da Trapani alla Norvegia.
La realtà è che Oracle ha preso un sonoro 5 a 1 da Luna Rossa nell'ultima edizione perché erano male organizzati ed indietro tecnologicamente, non sono neppure arrivati nella Finale della Luis Vuiton Cup, e per questo è assurdo che abbiano il diritto di disputare una nuova Finale, è come se il Portogallo, battuto in semifinale dalla Francia ai Mondiali, contestasse la vittoria dell'Italia e pretendesse di rimettere in gioco il titolo in una partita secca Portogallo- Italia.
Il giorno dopo il 5-1 di Luna Rossa su Oracle e su tutti i giornali americani la domanda era "Come mai Oracle che ha speso 300 milioni di dollari ha perso con Luna Rossa che en ha spesi solamente 120 ?". Secondo me la domanda contiene già la risposta.
Io tiferò Alinghi, per quanto mi stiano sulle scatole gli Svizzeri, perché la Coppa agli Americani vuol dire il ritorno alla Coppa pre Luis Vuiton, cioé una mera sfida tra i due consorzi più granosi senza alcuna possibilità che un'Azzura o una Shosholoza possano prendersi il luosso di gareggiare, e sconfiggere, i mostri sacri della vela.
Il concetto americano è traducibile con questo pensiero: "La Coppa America va disputata tra il Vincitore ed una barca Americana".
Non a caso questa è stata la prima volta in assoluto senza una barca americana in finale, dato che la finale è stata Nuova Zelanda - Svizzera. Evidente questo fatto non lo hanno digerito. |
mmba |
Inserito il - 31 dicembre 2007 : 18:39:12 A parte che non ricordo una coppa america senza LV CUP, ma mi sembra che così si perdano una quantitùà sconsiderata di soldi... che dire io tiferò ORACLE così si ricomincia a fare le cose per bene.
Che Bertarelli fosse un cretino (capacità manageriali a parte) era per me chiaro quando lui, filgio di romano, ma naturalizzato svizzero, disse che dell' Italia a lui non importava nulla.
Che il nostro sia un paese del cavolo governata SEMPRE, da deficenti è un dato di fatto, ma da li ad ingorarlo, il passo è troppo grande.
Speriamo vinca Oracle e che il faggiano di Bertarelli venga tagliato fuori dal giro |
mificrozet |
Inserito il - 31 dicembre 2007 : 11:01:02 Sono disgustato, è la seconda volta che gli Americani ricorrono ai Tribunali per avere ragione dopo avere meritatamente PERSO sul campo. E' la seconda volta, dopo quella del 1983 che la Coppa America viene trasformata in una BUFFONATA. Gli Americani in questi casi sono come certa gente che non riuscendo a vincere decide di rompere il giocattolo così almeno non possono giocarci gli altri.
Oracle-Alinghi a ottobre 2008
No a C.America tradizionale, sfida a due
Le ultime speranze di poter disputare la 33.ma edizione della Coppa America di vela con le modalità divenute tradizionali nell'ultimo periodo, sono andate in frantumi. Infatti, Oracle ha scelto, come suo diritto, di sfidare Alinghi in una regata tra catamarani nell'ottobre del 2008. Feeneesce in soffitta, quindi, l'idea del consorzio svizzero di bissare l'ultima edizione, tenendo Valencia come campo di regata, nel 2009.
Il giro per le aule dei tribunali gli ha dato ragione, così il magnate statunitense Ellison ha pensato bene di ritornare all'antico. Una sfida a due che vale tutto, che porterà in dote al vincitore la conquista della 33.ma America's Cup. Così è stata per oltre un secolo, così dovrà essere la prossima, a meno di ulteriori, improbabili ricorsi da parte di Bertarelli. Oracle contro Alinghi, dunque, probabilmente nelle acque della baia di San Francisco e quasi certamente nell'ottobre dell'anno prossimo. Nessuna 'Louis Vuitton Cup', nessun atto preliminare inFeeneeto e rischioso, ma solo lo scontro deFeeneetivo tra i due consorzi più ricchi.
Gli svizzeri, detentori della coppa, hanno provato a organizzare un 'revival' a Valencia, previsto per il 2009. Ma la decisione di snobbare lo scafo statunitense, affidando a Desafio il ruolo di Challenge of Record, ha scatenato la reazione legale degli americani. La sentenza che ha dato ragione a Ellison ha portato con sè la possibilità di decidere modalità e campo di regata e la chance di bloccare ogni progetto dei campioni. Una questione di regole, fissate dallo stesso Alinghi: nel caso particolari termini fossero scaduti, sarebbe stato lo sfidante principe ad avere la responsabilità e l'onore di organizzare l'evento. Il tribunale ha emesso una sentenza con la quale investe d'ufficio Oracle di questa posizione privilegiata, aprendo le porte a questa forzatura del suo proprietario. Il duello, dunque, sarà anticipato al 2008 e vedrà due catamarani in acqua per contendersi il trofeo più antico della storia dello sport. Con buona pace di Bertarelli e delle altre imbarcazioni che avevano presentato la sfida all'equipaggio svizzero; anche se l'idea può tornare buona in caso di ulteriore successo di Alinghi. Le porte delle aule di tribunale dovrebbero restare chiuse, ma questa diatriba ha insegnato a non mettere il punto nemmeno quando ogni discorso parrebbe chiuso. |
mificrozet |
Inserito il - 08 dicembre 2007 : 16:20:16 Sembra che la prossima Coppa America non sarà più nel 2009 ma nel 2011 a causa probabilmente dei problemi legali sollevati dagli Americani di Oracle che contestano la scelta di Alinghi di accettare come Challenge of Record gli Spagnoli di Desafio.
Per chi non lo sapesse: una volta vinta la Coppa America, perché se ne disputi un'altra, qualcuno DEVE lanciare la Sfida al Vincitore in modo formale. Nel 2007 i primi a lanciare la Sfida ad Alinghi, facendo recapitare formale lettera di ingaggio, sono stati gli Spagnoli di Desafio. Secondo le Regole della Coppa America dunque Desafio è il Challenge of Record ed insieme ad Alinghi ha il Diritto di Riscrivere come meglio crede le Regole per l'Edizione successiva. In questo caso le Regole riscritte dal Vincitore e dallo Sfidante prevedono barche più lunghe, equipaggi più numerosi e dunque per tutti la necessità di tornare al tavolo da disegno e rifare tutti i progetti da capo. Secondo Oracle il tempo a disposizione (2 anni scarsi) non è sufficiente per realizzare nuove barche ed avanza il sospetto che Alinghi e Desafio abbiamo riscritto le Regola prima del dovuto e che dunque dopo la Coppa America abbiano solamente reso pubbliche Regole a loro convenienti in quanto le loro barche, disegnate sulle nuove Regole, sono già sul tavolo da disegno da tempo, mentre gli altri sfidanti hanno, ormai, poco meno di un anno per fare tutto. Questo è sicuramente uno dei motivi che hanno portato all'abbandono deFeeneetivo di Luna Rossa.
Probabilmente ha ragione Oracle, sicuramente era nel Diritto di Alinghi e Desafio farlo. Purtroppo la Coppa America non è nuova a cose di questo genere, sempre con protagonisti gli Americani che, una ventina di anni fa, si presentarono alla competizione con un trimarano (a San Diego), vinsero e alle proteste degli sfidanti, la Corte Suprema USA disse che andava tutto bene.
I Neozelandesi sono ancora notevolemente incacchiati per quei fatti.
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mificrozet |
Inserito il - 15 agosto 2007 : 08:19:39 America's Cup 2009 senza italiani?
Telecom tentenna, Mascalzone si lamenta
Dopo l'addio del Team Prada si apre (vedi post sopra) lo spauracchio che nessuna imbarcazione italiana possa regatare nelle acque di Valencia nel 2009. Il ritiro di Bertelli, che deteneva il 51% di Luna Rossa, lascia Telecom, che dovrà valutare il da farsi, da sola. Ma le acque sono agitate anche in casa Mascalzone Latino. "E' difficile trovare gli sponsor" si lamenta il patron Onorato, mentre anche +39 vive nell'incertezza.
Dai tre scafi nell'America's Cup 2007 si potrebbe passare al vuoto dell'edizione 2009. Si tartta solo di un'ipotesi, c'è ancora tempo, ma la situazione che si sta delineando sembra proprio essere questa. Il Team Prada ha deciso di ritirasi da Luna Rossa dopo 10 anni di emozioni che hanno tenuto svegli gli italiani nelle notti di Auckland e allietato i pomeriggi di Valencia solo pochi mesi fa. E ad oggi non si sa ancora se Luna Rossa potrà partecipare alla prossima edizione. A deciderlo dovrà essere Telecom Italia, proprietaria dell'altro 49% dell'imbarcazione che per ora temporeggia, sta a guardare nella speranza che qualche altra azienda possa dargli una mano. Ma pure gli altri scafi non se la passano certo troppo bene.
Mascalzone Latino, pur non annunciando il ritiro, fa presenti le difficoltà di uno sfidante che vuole partecipare alla Coppa America. "Innanzitutto - ha spiegato il patron Onorato - è difficile trovare sponsor se non c'è ancora un programma preciso sulle barche da costruire. Poi manca il tempo. In 18 mesi non è possibile studiare le nuove regole, progettare le nuove barche, costruirle e poi presentarle in regata". E per Feeneere pure il futuro di +39 sembra sempre avvolto in una fitta nebbia. Ma una soluzione ci sarebbe, l'unione di più forze per la creazione di un team unico, un po' come aveva ipotizzato Lapo Elkann con la realizzazione della nuova Azzurra. Ma si tratta, appunto, solo di un'ipotesi la cui realizzazione non è troppo semplice. |
mificrozet |
Inserito il - 15 agosto 2007 : 08:15:56 Prada non partecipa all'America's Cup 2009
di GIUSEPPE BOI
ROMA - L'avventura di Luna Rossa nell'America's cup è Feeneeta. Patrizio Bertelli ha annunciato che il gruppo Prada non parteciperà alla prossima edizione del trofeo velico più antico del mondo. Dopo 10 anni e 3 campagne si è chiuso un ciclo e la casa di moda italiana ha deciso che non ci sono più le condizioni per partecipare. La scelta non ha motivazione economiche e non è dovuta a contrasti con Ernesto Bertarelli, il detentore della Coppa America. Per Bertelli e il gruppo Prada si è semplicemente chiuso un ciclo. L'unica speranza di rivedere Luna Rossa in acqua è legata al gruppo Telecom Itlaia, che possiede il 49% di Luna Rossa challenge.
L'annuncio. Bertelli dice addio al sogno di essere il primo italiano a vincere la Coppa America con un comunicato di 19 righe. "Sono state tre sfide e dieci anni molto intensi, spesso esaltanti - si legge nella nota -. È stata un'esperienza indimenticabile e molto positiva sia sotto il profilo sportivo che quello umano".Secondo l'amministratore delegato di Prada l'esperienza in America's cup è stata fondamentale per tutto il gruppo. "Anche sul piano aziendale - spiega Bertelli - queste tre sfide hanno consentito di acquisire e maturare una cultura, esperienze e visibilità preziose per il nostro gruppo". Tuttavia ogni cosa ha un suo fine e Bertelli ha deciso di dire basta.
Fine di un ciclo. La decisione di Bertelli è maturata dopo un'attenta analisi. Luna Rossa in questi anni ha acquisito un bagaglio di conoscenze invidiabile, sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista umano. Un punto di partenza importante per una nuova sfida, ma insufficiente per far ritrovare a Bertelli gli stimoli di un tempo. Alla base della scelta non ci sono né motivi finanziari, né una nota polemica nei confronti del 'padrone della Coppa': il patron di Alinghi Ernesto Bertarelli. Nei giorni scorsi il team italiano era stato accostato a quei sindacati che contestano il nuovo protocollo stabilito dal defender svizzero. L'addio di Luna Rossa, però, non arriva a causa della querelle che si è sviluppata intorno alla prossima edizione del trofeo. Bertelli ha semplicemente deciso che il ciclo della barca italiana nell'America's cup è Feeneeto.
Il gruppo Telecom. Il prossimo passo potrebbe essere quello di liquidare Luna Rossa Challenge, la società costituita da Prada e Telecom Italia che detiene il team. Il gruppo guidato da Patrizio Bertelli detiene il 51% del sodalizio, mentre il gruppo telefonico è titolare delle quote restanti. "Prendiamo atto della decisione di Prada e valuteremo il da farsi nei prossimi giorni", hanno fatto sapere dalla Telecom. Nei prossimi mesi, quindi, l'azienda telefonica sarà chiamata a prendere una decisione: rilevare le quote di Bertelli oppure liquidare la società. Secondo fonti vicine alla casa di moda, il consiglio di amministrazione decisivo sarà organizzato i primi di settembre.
Il futuro. "Mi auguro che un altro team italiano sia in grado di presentarsi alla prossima edizione e di tenere alto il nome dell'Italia in Coppa America", conclude Bertelli. Tuttavia il futuro dell'Italia della vela in Coppa America non sembra roseo. Al timone di Telecom non c'è più Marco Tronchetti Provera, grande appassionato di vela e Prada non è stata contattata da altri gruppi interessati a rilevare il team. Anche la sfida di Mascalzone latino sembra in alto mare. Vincenzo Onorato ha diramato oggi un comunicato in cui propone ad Alinghi una serie di modifiche al protocollo. Quella di Onorato è una mediazione per cercare di rendere la Coppa più appetibile agli sfidanti. E forse l'estremo tentativo per avere una barca italiana nella 33° America's cup. |
mificrozet |
Inserito il - 25 luglio 2007 : 22:55:38 America's Cup a Valencia nel 2009
Annuncio ufficiale di Ac Managment
Il responsabile di Ac Management Michel Bonnafous ha annunciato che anche la prossima edizione dell'America's Cup di vela si disputerà nel 2009 a Valencia. L'ufficialità è stata data alla presenza del sindaco della città spagnola Rita Barbera, del presidente della Generalitat (la provincia) Francisco Camps, e di Ernesto Bertarelli, patron di Alinghi, campione uscente e quindi "defender" del trofeo.
Era imminente l'annuncio, anzi la volontà di Ac Managment era stata già espressa durante le ultime fasi dell'America's Cup 2007. La manifestazione andrà in scena ancora sulle acque di Valencia nel 2009. L'ufficialità è stata data in una conferenza stampa alla presenza delle autorità spagnole durante la quale, il responsabile di Acm, Michel Bonnafus, ha ribadito la volontà di regatare ancora in Spagna data l'ottima accoglienza e il ritorno, anche in termini di partecipazione, che la campagna 2007 ha dato. All'annuncio era presente anche Ernesto Bertarelli patron di Alinghi, campione uscente e, quindi, defender del trofeo.
Da un punto di vista tecnico sono ipotizzate novità che poi saranno ratificate nel protocollo ufficiale e che, tra le altre, prevedono una modifica sostanziale anche per quanto riguarda la lunghezza delle imbarcazioni. Già sono tre i team che hanno ufficializzato la partecipazione alla prossima campagna: immediata la candidatura degli spagnoli di Desafio che sarà 'Challenge of Record', è stata poi la volta di Team Shosholoza e di Teamorigin che rappresenta il ritorno di un equipaggio inglese a competere per il trofeo. |
mificrozet |
Inserito il - 24 luglio 2007 : 23:29:14 Tre nuovi sfidanti già accettati per la prossima Coppa America: gli spagnoli di Desafio, i sudafricani di Shosholoza e gli inglesi di Teamorigin, ma già tante polemiche. Larry Ellison, del Golden gate Yacht Club che rappresenta BMW Oracle, ha contestato la validità degli spagnoli presso la Suprema Corte di New York. Dura la presa di posizione di Alinghi. La Societè Nautique de Geneve ha rigettato la sfida di Oracle.
Prima di tutto conviene spiegare una cosa: In Coppa America, il Challenger of Record è il primo consorzio che lancia la sfida al vincitore. Loro due, quindi, decideranno le regole per la successiva coppa America e tutti gli altri consorzi si dovranno adeguare. E questo è quanto accaduto alla fine dell'edizione di Valencia che ha visto trionfare nuovamente gli svizzeri di Alinghi. Il primo a farsi avanti con tanto di lettera di sfida è stato il Club Nautico Espanol de Vela che rappresenta la barca Desafio. A questa se ne sono aggiunte altre due, una è la sudafricana Shosholoza, l'altra rappresenta il ritorno in mare degli inglesi in Coppa America con la barca Teamorigin. Sfide accettate e fin qui tutto bene.
Chi non ha reagito bene, invece, è BMW Oracle, rappresentata dal Golden Gate Yacht Club di Larry Ellison che hanno presentato esposti su esposti contro la validità di Desafio come Challenger of Record. "L'azione di GGYC mira a far tornare la Coppa America nelle liti - è stato il commento di Fred Meyer, Vice Commodoro della Società Nautica di Ginevra - sarebbe solamente pubblicità negativa e esempio di poca sportività. Noi siamo contenti delle sfide presentate dai tre team e questo ci proietta già alla prossima sfida. Questi, sicuramente, contribuiranno a rendere il prossimo evento ancora migliore di quello appena concluso. La speranza è che il GGYC abbandoni la sua azione e che decida di unirsi alle aptre sfide. Non è possibile per noi accettare un altro Challenger of Record senza contravvenire alle regole del Deed of Gift".
Intanto, il quotidiano spagnolo Marca annuncia dalle proprie pagine che anche la prossima edizione della Coppa America si terrà nelle acque di Valencia. Questo dopo l'incontro tra il premier Zapatero e il patron di Alinghi, Bertarelli. |
mificrozet |
Inserito il - 13 luglio 2007 : 09:53:23 Credo che a Valencia la Coppa America abbia fatto male !
In Gennaio vorrei fare un saltino da quelle parti e visto che gli orari degli aerei non permettono di fare andata e ritorno in gironata stavo cercando di prenotare all'albergo dove vado di solito.
Bene la tariffa minima è passata da 50 euro a 90 euro !
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mificrozet |
Inserito il - 07 luglio 2007 : 18:03:02 E' già stato pubblicato il Protocollo della 33° America's Cup che si terrà non prima del 2009 e non oltre il 2011.
Le barche saranno più grandi e con più uomini di equipaggio, questo vuol dire che tutti i Team partiranno alla pari visto che il 100% delle barche dovranno essere progettate e costruite partendo da un foglio bianco.
Non è ancora stato deciso quale sarà la Sede, difatti per tradizione la Coppa America si disputa nel paese vincitore ma avendola vinta nuovamente la Svizzera, che non ha mare, può decidere di difenderla dove vuole. Se non dovesse essere riconfermata Valencia, gli organizzatori non sono rimasti particolarmente soddisfatti dell'accoglienza della Città, ritenuta un pò freddina, tra le città papabili c'è Trapani, dove si sono svolti due Act di avvicinamento di quella appena conclusa e dove la risposta del pubblico sembra sia stata decisamente più calorosa.
Io preferisco Valencia, soprattutto perché da Roma è più facile andare a Valencia che a Trapani. |
mificrozet |
Inserito il - 30 giugno 2007 : 18:22:49 Ci siamo quasi !
Alinghi 4 - New Zeland 2
Oggi regata apparentemente noiosa, molto tattica, ma che in realtà ha dimostrato che se Alinghi fa tutto bene i Neozelandesi hanno ben poche speranze. E adesso Alinghi ha tre match point per arrivare a 5 su 9 che vuol dire Vittoria mentre New Zealand dovrebbe infilarne 3 di seguito. A memoria di Coppa d'America solamente due barche sono riuscite in una simile impresa, quella di recuperare infilando tre vittorie si seguito ad una dalla fine. Il Moro di Venezia nel 1992 e Luna Rossa nel 2000.
Nota di Colore.
Oggi c'èera lo sciopero dei giornalisti quindi LA7 ha mandato in onda regata senza commenti.
FANTASTICO !
Senza le voci dei giornalisti commentatori a dire fesserie a raffica l'audio era quello originale, il rumore del mare, il vento, le corde che stridono, le grida dell'equipaggio.
Peccato che domani lo sciopero dei giornalisti è già Feeneeto.
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mificrozet |
Inserito il - 29 giugno 2007 : 21:51:43 Mai visto nulla di simile !
La Regata inizia con un prepartenza d'altri tepi con le due imbarcazioni che in cerca della partenza migliore si lanciano in mezzo alle barche degli spettatori sfiorandole, non si vedeva una cosa simile dalla Coppa America del 1992 a San Diego. In pratic i contendenti hanno usato le incolpevoli barche degli spettatori come ostacoli da frapporre tra se stessi e l'avversario, rischiando anche parecchio.
Ma il meglio è avvenuto all'inizio della prima poppa quando New Zealand ha rotto lo spinnaker, ci può stare, ogni 20 regata capita, ma il bello è che qando hanno tirato su quello di riserva si sono dimenticato di agganciare la fune di controllo e si sono trovati con una vela rotta che veniva trascinata in acqua facendo attrito, una vela di riserva che svolazzava legata in testa d'albero e senza controllo nella parte bassa ed il capolavoro doveva ancora arrivare, difatti tirando su la terza (ed ultima) vela di riserva questa si è incastrata nelle varie funi non aprendosi.
Alla fine, in preda alla disperazione i neozelandesi hanno tagliato la fune della vela rotta abbandonandola al suo destino, hanno sganciato la fune che teneva bloccata in testa d'albero la fune issata male abbandonando anche quest'ultima in mare ed hanno impiegato 6 minuti a liberare la terza vela dalle funi.
Se fossi stato su Alinghi io avrei esposto bandiera rossa che vuol dire che il Team si riserva di presentare reclamo al termine della Regata.
Perché ?
Il Regolamento dice che una vela o una fune possono essere sganciati ed abbandonati in mare quando il loro recupero è impossibile o comuque pericolo. Personalmente non sono sicuro che la seconda vela, quella non assicurata alla fune fosse irrecuperabile, sicuramente era recuperabile ma con gran dispendio di tempo, se alla fine grazie a questa leggerezza New Zealand avesse vinto la regata Alinghi, senza esposizione della bandiera rossa, non avrebbe potuto contestare nulla.
Da sottolineare che al momento dello sgancio della seconda vela il Mortadellaere ha rischiato di cadere in mare e si è salvato solamente tenendosi avvinghiato ad una fune, se fosse caduto in acqua sarebbe stata penalità, che in una regata vuol dire che la barca deve compiere un giro su stessa, il che porta generalmente via 30/40 secondi.
Comunque è una bella finale. |
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